Il Monopoli ha Scienza, ma il Palermo – quando decide che c’è da fare sul serio – è fantascienza. Parrebbe un giudizio esagerato, ma tre gol in una solo partita è la prima volta che accade in stagione ed il senso di supremazia dal primo al novantesimo è stato netto ed inequivocabile. Di Almici (su rigore), Marconi e Saraniti le reti rosanero per questa quarta vittoria stagionale.
PRIMO TEMPO
L’inizio è shock! Somma costringe Pelagotti a parare con le mani un retropassaggio: il risultato è una punizione dalla linea dell’area piccola che proprio il portiere e Marconi riescono a respingere. Seguono venti minuti nei quali la banda di Boscaglia asfalta il Monopoli. Pressing asfissiante e settantaquattro tiri in porta. Ci provano tutti: Floriano, Rauti, Saraniti, Silipo, Almici, Nestorovski, La Gumina, Buoncammino, Luca Toni e Tanino Troja. Quando sembra materializzarsi l’incubo della porta maledetta, l’arbitro concede rigore al Palermo per un fallo su Rauti. Rigore difficile da vedere, ma l’arbitro è Vigile, di nome e di fatto: ci fidiamo. Dal dischetto Almici non sbaglia. È uno a zero. Passano appena tre minuti e un sontuoso Marconi raddoppia inzuccando di testa su corner di Silipo. I rosa stritolano come un cobra il Monopoli e adesso possono anche allentare la presa fino al fischio che sancisce la fine del primo tempo.
SECONDO TEMPO
La seconda frazione scivola via leggera leggera con un prosecchino durante un aperitivo. Il Palermo è in controllo e il Monopoli non riesce mai ad impensierire veramente Pelagotti. Due le cose da segnalare: il terzo gol dei rosanero, con un bel sinistro di Andrea Saraniti, e l’ormai consueta girandola di cambi che scombussola completamente le due squadre. A proposito di bevute: non sarà un evento da champagne, ma il Palermo ormai a tutti gli effetti in zona play off è cosa bella.
LE PAGELLE
Pelagotti 6,5. Reattivo sulla punizione da mezzo centimetro di inizio gara e attento nelle altre poche occasioni in cui il Monopoli si affaccia dalle sue parti.
Almici 7,5. Sulla sua fascia è un treno, un “Freccia Rosanero”. Realizza il rigore del vantaggio e mette lo zampino sul terzo gol del Palermo.
Crivello 6. Ha le ganasce nei tacchetti e non molla mai la sua metà campo.
Somma 5. Non giocava dai tempi dell’ultimo concerto dei Beatles ed in ottanta minuti tocca tre palloni, prende un giallo ed è protagonista della mezza frittata in avvio. Da rivedere. Con calma, magari.
Dal 81º Accardi s.v.
Marconi 8. Un gigante. Anzi: un muro. Anzi: un muro gigante. Dalle sue parti è zona rossa, anzi porpora, anzi bordeaux. Segna pure il raddoppio rosanero e forse in serata risolve pure i problemi della spazzatura a Palermo. Hercules.
Odjer 6,5. Il solito pitbull travestito da barboncino clonato come la pecora Dolly. Moto perpetuo.
Luperini 6,5. Di questo centrocampo “cinofilo” è un levriero che si lancia contro qualsiasi maglia verde passi dalle sue parti.
Dal 81º Martin s.v.
Silipo 6,5. Inserito fra i titolari grazie forse ad un DPCM, il talentino romano sfodera tanto movimento offensivo, un tiro fuori per un’inezia ed il corner del raddoppio. Ne valeva la pena.
Dal 56º Kanoute 6,5. Trenta buoni minuti con movimento in entrambe le fasi, l’assist per il gol di Saraniti ed un immancabile doppiopasso al 90°.
Floriano 6,5. Cerca la porta con la stessa insistenza di un abbordatore seriale in discoteca e gioca settanta minuti di alta fattura tecnica e tattica. Meriterebbe il gol.
Dal 69º Valente s.v.
Rauti 6,5. Il Monopoli lo soffre come una chiattidda. Pressa come un indemoniato per tutto il primo tempo e conquista il rigoricchio del vantaggio rosanero. Quando sarà più freddo sotto porta saranno dolori per tutti. Fantastico vedere Boscaglia che se lo cazzìa e Saraniti che lo incoraggia.
Dal 56º Broh 6. Il buonBroh entra e fa il suo in un momento in cui la partita è comoda come stare in poltrona davanti alla TV mentre fuori sdilluvia.
Saraniti 7. Quel giocatore che sembrava Margheritoni della Marchigiana ha lasciato spazio ad un centravanti moderno, presente a tutto campo e che quando può la mette dentro. Si astengano dal giudizio snob dal palato troppo sopraffino: un Saraniti così vale oro anche quando non segna.
Boscaglia 6,5. Se avessero proposto il televoto ne sarebbe uscita la squadra titolare schierata dal tecnico gelese per dieci undicesimi. Nonostante una partita mai in discussione, tiene sulla corda i suoi gestendo il match dalla panchina con la stessa tranquillità di Sgarbi in un talk show.
P.S.: Ciao Diego, AD10S.
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