Potenza, il presidente Caiata aggredito fuori dallo stadio dopo la sconfitta con la Viterbese

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Il Potenza naviga in piena zona retrocessione, precisamente al terzultimo posto con soli 10 punti conquistati. La posizione in classifica è frutto anche della brutta sconfitta rimediata ieri contro la Viterbese in casa. Gli uomini allenati da Ezio Capuano hanno perso per 2-3. Al termine dell’incontro, il presidente dei lucani è stato aggredito all’esterno dello stadio Alfredo Viviani.

Un gruppo di sostenitori rossoblu hanno aspettato l’uscita del presidente Salvatore Caiata dall’impianto e, dopo averlo riempito di insulti, hanno scagliato degli oggetti sulla sua auto. Ad evitare il peggio sono stati i Carabinieri, intervenuto dopo l’accaduto per allontanare gli aggressori.

Il presidente del Potenza, scosso da tale attacco, ha annunciato, utilizzando parole forti, di lasciare il club: “Una vergogna quello che è successo in campo e mi assumo tutta la responsabilità – sottolinea il patron dei leoni -. Una vergogna quello che è successo fuori. Ho perso io oggi, perde il Potenza mi assumo tutta la responsabilità ma non esiste che noi veniamo aggrediti. Avrò sbagliato sportivamente ma dopo tutto quello che abbiamo fatto e la serietà che abbiamo messo non lo posso accettare. Visto che sono stato invitato ad andare via non ci sono problemi. Io sono qui venitevi a prendere la squadra. Per me l’esperienza finisce in questo momento, ha concluso Caiata.

IL SOSTEGNO DI GHIRELLI

Ad evidenziare la propria solidarietà nei confronti del numero uno del club lucano è stato il presidente della Lega Pro: “Bisogna smettere di pensare che sia tollerabile un gesto di violenza – ribadisce Ghirelli -. Ancora una volta devo rimarcare un fatto del genere. Sono vicino a Salvatore Caiata. Non ci sarebbe calcio senza di lui a Potenza e non ci sarebbe stato ai livelli alti di questi anni. Che altro si vuole da lui? E, in ogni caso, chi commette atti di violenza è un delinquente, senza se e senza ma”.


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