Palermo poco concreto. Soltanto un pari contro la Vibonese. Rosa sempre al decimo posto

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Non è arrivato il tanto sperato colpo d’ala, in trasferta, per il Palermo che torna da Vibo Valentia con un pareggio che lascia i rosanero al decimo posto in classifica, in una giornata caratterizzata dai tanti pareggi. La squadra di Boscaglia non è riuscita a concretizzare una certa superiorità nel gioco e nel possesso palla pur creando 4 nitide occasioni da gol, vanificate dalle parate del portiere della Vibonese, Marson e da un salvataggio sulla linea, al 93°.

Nemmeno con la superiorità numerica per l’ultima mezz’ora di gioco, il Palermo ha trovato la via del gol, correndo pure il rischio di subire una rete all’84°. I rosanero riescono a mantenere la loro porta inviolata, fuori casa, per la prima volta dalla gara di Terni, ma tornano con un solo punto da un campo dove avevano già vinto Ternana e Juve Stabia, ma soprattutto, non segna in trasferta da due partite consecutive.
Insomma, resta da decidere se il solito bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto.

LE SCELTE DEI DUE ALLENATORI

Boscaglia schiera Lancini al centro della difesa, con Somma, Accardo e Crivello sulle fasce; centrocampo con Broh, Luperini e Odjer, conferma Valente e Kanoute a supporto di Lucca, confermato in avanti, nonostante la disponibilità di Saraniti, rientrato dal turno di squalifica e ex rossoblu.

La Vibonese oppone un 3-4-3 con il palermitano Plescia, già sei gol in questo campionato, al centro dell’attacco; in porta una vecchia conoscenza del Palermo, Marson, in rosanero fino al 2018. Soltanto panchina, all’inizio per gli altri due palermitani ed ex, Ambro, uno dei protagonisti della promozione dalla serie D, l’anno scorso, e Prezzabile che i colori della squadra della sua città li ha indossati soltanto con i “giovanissimi”. Ex è anche l’allenatore dei calabresi, Galfano, passato dalla panchina della Primavera del vecchio Palermo.

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IL PALERMO FA LA PARTITA

Il copione della partita, in avvio di gara, è quello consueto, col Palermo a prevalere nel possesso palla, rispetto a un Vibonese attendista, con Odjer a dettare i tempi e Luperini in posizione più avanzata e sempre pronto a inserirsi in area di rigore avversaria come attaccante aggiunto, ma che in fase di non possesso arretra fino alla propria trequarti in copertura. Il primo tiro nella porta avversaria arriva soltanto al 15°, con una botta da lontano di Odjer controllata da Marson.

Al 24°, la prima vera occasione per il Palermo con uno stacco di testa di Lucca che Marson va a prendere a ridosso del palo alla sua sinistra con una gran parata. La partita si gioca su ritmi alti, le due squadre duellano a centrocampo, ma non creano occasioni in grado di impensierire le retroguardie avversarie, anche per i tanti errori commessi da entrambe in fase di appoggio, per la frenesia nelle giocate e per il pressing sui portatori di palla avversari. Dalla panchina rosanero Boscaglia urla per scuotere i suoi.

Il Palermo prova a spingere sulle fasce, soprattutto a destra con Kanoute, mentre a sinistra Crivello si aggiunge a Valente, che spesso si accentra; i cross arrivano in un’area di rigore sempre affollatissima, con Lucca che fa a sportellate con i difensori rossoblu e spesso con un’irruenza eccessiva che lo porta a far fallo, vanificando così le azioni della squadra. Tanto che al 38° Luperini, dopo l’ennesimo fischio gli dice qualcosa e lui reagisce invitandolo a parole e portandosi l’indice al dito a star zitto. Trance agonistica o frustrazione, comunque ancora atteggiamenti discutibili da parte di Lucca.

SECONDO TEMPO

La prima grande occasione della ripresa è del Palermo, con Kanoutè che al termine di una cavalcata sulla destra, spara una gran botta da dentro l’area, ma Marson si oppone con una gran parata. La Vibonese sbaglia qualche disimpegno sulla trequarti che lascia qualche spazio in più per le ripartenze dei rosa che provano a approfittarne, al 52°, ma il tiro di Broh dal limite è alto. Un paio di minuti dopo, la prima conclusione di Plescia verso la porta di Pelagotti, ma la sua girata dal centro dell’area è strozzata e debole.

Boscaglia decide di cambiare, in avanti, mandando Saraniti in campo al posto di Lucca. Subito dopo, Galfano manda in campo Vitiello e La Ragione per dare una maggior spinta alla sua squadra, ma dopo qualche minuto, la Vibonese resta in dieci per l’espulsione di Statella per somma di ammonizioni, dopo un fallo a centrocampo su Valente che ferma una possibile ripartenza dei rosanero. E’ sempre il Palermo a avere il controllo del gioco, ma senza mai trovare le chiavi per scassinare la retroguardia avversaria, al di là di una collezione di calci d’angolo non sfruttati.

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NIENTE GOL ALLO SCADERE

Boscaglia inserisce Floriano e Rauti per Valente e Broh. I cambi non producono il cambio di marcia sperati; al 79° entrano anche Corrado, per Crivello, e Silipo, per Kanoute. Ma è la Vibonese che va vicinissima al vantaggio, all’81° con La Ragione, servito in area da solo, sulla destra, ma la sua conclusione angolatissima è parata da Pelagotti: un solo intervento per il portiere rosanero, ma che salva il risultato. All’89° con una botta di Rauti dai 20 metri, deviata in corner dal solito Marson. L’ultimo brivido, nel recupero con Saraniti che supera Marson, ma un difensore salva sulla linea, evitando il gol vittoria. E il Palermo deve accontentarsi di un pari.


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