Da regista a comparsa: la strana storia di Malaury Martin

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Malaury Martin è stato uno dei protagonisti della cavalcata in serie D del Palermo di Pergolizzi. Una lieta sorpresa, un giocatore carismatico capace di dettare i tempi della manovra rosanero. 

Martin

DA TITOLARE A RISERVA

Titolare inamovibile lo scorso anno, Martin è diventato di colpo un giocatore marginale quest’anno. Stando ai freddi numeri, non si può certo dire che per mister Boscaglia si tratti di una prima scelta. Sette presenze sui sedici match disputati dal Palermo, di cui quattro da titolare (causa evidente mancanza di alternative determinata dal Covid) e tre spezzoni in pieno Eriksen-style, nei quali il francese ha raggranellato complessivamente meno di venti minuti.

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MAI PERSO CON MARTIN DAL 1′

Durante l’ultima conferenza stampa pre Bari il tecnico gelese è stato piuttosto chiaro nell’esprimere un giudizio sul calciatore francese: non è il tipo di play che piace a lui. Sia chiaro: il mister ha tutto il diritto di esprimere le sue valutazioni ed applicarle in campo in virtù di una più che decennale esperienza in panchina. Giova, però, ricordare che con Martin in campo dal primo minuto il Palermo non ha mai perso, ottenendo un miracoloso pari sul campo della Ternana e giocando le tre gare di fila forse più intense di tutta la stagione (Catania, Juve Stabia e Paganese). E non si parla di amuleti, ma di spessore tecnico.

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DA REGISTA AD ATTORE

Fa da contraltare al mancato utilizzo di Martin in campo, l’impiego massiccio che la società ne ha fatto fuori dal rettangolo gioco. Il nizzardo è, infatti, uno dei testimonial scelti dal club sia per la presentazione delle maglie “standard” sia per quella della meravigliosa maglia celebrativa dei centoventi anni del Palermo. Molte star del cinema, ad un certo punto, passano dietro la macchina da presa. Per il francese il percorso pare svilupparsi in maniera diametralmente opposta: da regista ad attore. Sperando che Boscaglia non continui a relegarlo al ruolo di semplice comparsa.

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