Il 2020, l’anno double face del Palermo: tra passi in avanti e scelte discutibili

0

La partita contro il Bari ha messo fine al primo anno solare, il 2020, del nuovo Palermo Fc. Rispetto a 12 mesi fa la squadra rosa adesso è avanti di una categoria, dalla Serie D alla C. Non si sbaglia se si afferma che questa promozione la piazza non se l’è goduta a pieno, causa pandemia che ha colpito l’Italia e che ha anche costretto il calcio a fermarsi. Nonostante tutto pur sempre una gioia per i tifosi nell’anno di rinascita per i colori rosanero dopo il fallimento a causa della vecchia gestione.

Nuova categoria, nuovo allenatore, nuova squadra. Nelle intenzioni nulla da dire, ma sull’organizzazione e i tempi qualcosa non è andato come previsto. A partire dal tecnico Boscaglia, giunto in Sicilia i primi d’agosto: dopo attese e lunghe trattative la fumata bianca è arrivata in una giornata afosa nella casa di Mondello del direttore Sagramola. Mercato “contenuto”, una scelta dal punto di vista imprenditoriale difficilmente discutibile: infatti, per una neo societĂ  non ottenere incassi da sponsor, dalla biglietteria e mettiamoci anche da possibili cessioni non è il massimo e rischiare investimenti “al buio” potrebbe essere azzardato. Ecco quindi che si è puntato su giocatori svincolati o in prestito, ma di usato sicuro. Basti pensare agli arrivi di Luperini, Odjer, Almici, Broh, tutta gente che ha frequentato campi di B e anche di A.

Arriva l’inizio della nuova stagione: la prima gara è un disastro, 2-0 in trasferta contro il Teramo. Il pareggio a Terni contro la capolista è un’illusione perchĂ© subito dopo arrivano due pesanti sconfitte contro l’Avellino al Barbera e il Bisceglie, fanalino di coda. Nel mezzo partite rinviate per casi accertati di Covid; il virus ha colpito direttamente anche il Palermo: il club si è ritrovato per diverse giornate con tre quarti della rosa contagiata. Nel pareggio contro il Catania i rosanero hanno giocato con 13 giocatori a disposizione, di cui due portieri. Diverse situazioni surreali che di certo non hanno aiutato la squadra di Boscaglia in questa prima parte di stagione.

I NUMERI NON MENTONO

I fattori esterni, perĂ², non possono di certo nascondere i limiti del Palermo. Una squadra giovane, con poca esperienza che ha pagato anche il ritardo di condizione fisica. Prestazioni buone alternate a partite giocate senza la cattiveria giusta, a invece match giocati senza testa.
E alla fine i numeri non mentono: il Palermo ha 21 punti con cinque vittorie, altrettante sconfitte e sei pareggi e occupa il decimo posto in classifica. Con le 9 squadre che si trovano davanti i rosa hanno ottenuto 7 punti su 27 a disposizione, vincendo solo in trasferta contro la Juve Stabia. Questo non significa che il Palermo è inferiore alle altre, anzi ha quasi sempre dimostrato in campo di potersela giocare con tutti nonostante evidenti limiti. Fino a questo momento, perĂ², i rosa sono come quello studente che si impegna a scuola ma che non va oltre la sufficienza.

LIMITI

Il campionato del Palermo fino a ora non soddisfa. Anche Mirri stesso, a inizio novembre, non ha nascosto che qualcosa è stata sbagliata nel pre-stagione. L’organico non è sicuramente pronto ad ambire al primo posto in classifica; la squadra paga l’inesperienza data dalla gioventĂ¹ (l’etĂ  media della rosa è 25 anni) e in alcuni casi la poca umiltĂ  nell’affrontare avversari sulla carta inferiori. Il 2021 dovrĂ  dare alla squadra di Boscaglia quella cazzimma in piĂ¹, quel carattere che serve per affrontare il campionato di C.

NEL 2021 CHIAREZZA CON I TIFOSI, BASTA ILLUSIONI

Il popolo dei tifosi rosanero è deluso e aspetta in primis delle risposte concrete dalla societĂ  a gennaio. Da puntellare ogni singolo reparto e chissĂ  se arriverĂ  la punta tanto acclamata. Dopo anni di chiacchiere e con una ferita ancora aperta dalla vecchia gestione, la piazza rosa vuole vedere fatti. Di certo, classifica alla mano, per adesso, c’è poco da gioire. L’unica cosa certa è che nel 2021 per il Palermo ci sarĂ  il centro sportivo che sorgerĂ , si spera, entro l’anno a Torretta.

Il bicchiere, in conclusione, si puĂ² ritenere mezzo pieno in questo 2020: nel progetto della societĂ  di Mirri sono stati messi due mattoncini come la promozione dalla D alla C e il centro sportivo. Fattori importanti per una nuova gestione. L’augurio è che nel nuovo anno possa esserci il proseguo del cammino di rinascita dei colori rosanero iniziato nell’estate 2019; e non si tratta di ottenere la Serie B (se arriva che ben venga), ma essere trasparenti e chiari con i tifosi. Senza illusioni, negli ultimi anni ne hanno avute abbastanza.