Feste di Natale movimentate in casa Palermo con la decisione dell’ex vicepresidente Di Piazza di lasciare il club e cedere il 40% delle quote. Tante domande e tanti dubbi da parte dei tifosi, che almeno per il momento non potranno avere risposte. L’inizio del 2021 coincide con la ripresa del campionato di Serie C: il Palermo di Boscaglia ricomincia dalla trasferta di sabato a Cava de’ Tirreni contro la Cavese. Una partita sulla carta abbordabile contro il fanalino di coda del Girone C, ma occhio a non sottovalutare l’avversario. Il ritorno dalle vacanze di Natale, infatti, per alcune squadre porta sempre brutte sorprese.
La Cavese ha ottenuto una vittoria, cinque pareggi e dieci sconfitte, con il peggior attacco del campionato.
Il Palermo riparte dal punto prezioso contro il Bari, ottenuto nel finale grazie a una magia su punizione di Lucca. L’obiettivo è trovare continuità sia di mentalità che di risultati e con la Cavese si cercano i tre punti in trasferta che mancano da troppo tempo; infatti, l’ultimo successo lontano dal Barbera risale al match contro la Juve Stabia del 12 novembre, da poco meno di due mesi.
Gennaio è un mese importante per il Palermo per rilanciarsi, data una prima parte di stagione altalenante. Dopo la partita contro la Cavese, i rosa ospiteranno la Virtus Francavilla nell’ultimo match del girone d’andata; poi altro impegno casalingo contro il Teramo, match importante per avvicinare le zone alte della classifica. La squadra di Boscaglia chiuderà il mese di gennaio a Potenza. Ottenere il massimo da questi match farebbe tornare prepotentemente il Palermo nei vertici alti della classifica, almeno per un posto di prestigio nei play off.
Gennaio è anche il mese del mercato. Sia chiaro non ci saranno grandi colpi, ma come è stato per la campagna estiva si navigherà a vista. La società è delusa dalle prestazioni della squadra e nel minimo del possibile regalerà qualche rinforzo a Boscaglia. Mancano quattro giorni al ritorno in campo, è il momento di mettere da parte le polemiche sulla gestione del club, sulle polemiche Mirri-Di Piazza e godersi undici uomini con la casacca rosa correre dietro un pallone, criticare o esaltare le loro prestazioni e incitarli (solo da uno schermo in questo momento causa pandemia). Tutte cose che due anni fa non erano per nulla scontate.