La Cavese è ko ma il Palermo non è ok – LE PAGELLE

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Il primo Palermo del 2021 è una squadra sfavillante che batte la capolista Cavese con un gol a tempo scaduto di Rauti. Mister Boscaglia schiera tutti i neo acquisti del mercato invernale, la manovra è fluida, le occasioni fioccano ed è costante la sensazione di supremazia rosanero: una delle gare più vibranti dell’ultimo trentennio del calcio mondiale. Questo è quello che avremmo voluto raccontare. Invece ci tocca scrivere di una partita vinta in zona Cesarini contro l’ultima della classe e dopo una prestazione scialba come un vassoio-pranzo dell’ospedale. E adesso via coi ritornelli: “il campo era in pessime condizioni”, “il pallone era sgonfio”, “c’era brutto tempo”, “l’arbitro ce l’aveva con noi”, “pensavamo a quanto successo a Washington”… L’unica nota positiva sono i tre punti: c’è un Everest chiamato classifica da scalare.

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L'attaccante del Palermo, Rauti, dopo il gol vittoria contro la Cavese

PRIMO TEMPO

Nel primo tempo fa (quasi) tutto il rosanero Valente. L’ex Carrarese è protagonista di un gol annullato per fuorigioco, di un calcio di rigore conquistato dopo un coast-to-coast iniziato a Villa San Giovanni e di 745 chilometri complessivi macinati sulla fascia. A proposito del rigore ci sarebbe anche da dire che Lucca l’ha ciabattato mestamente fuori, ma questo è un dettaglio irrilevante. Si va al riposo con un meritatissimo zero a zero, che più zero non si può.

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SECONDO TEMPO

Il secondo tempo parte con il Palermo che per ben cinque minuti cinge d’assedio la difesa della Cavese! Sempre Valente si divora un gol grande quanto la Nuova Zelanda e poi Lucca, invidioso e geloso, decide di imitarlo sbagliandone un altro delle dimensioni del Circolo Polare Artico. È sempre Lucca ad avere un’altra chance al 58°, ma non se ne fa nulla. Per ritrovare il Palermo davanti il portiere della Cavese bisogna attendere il 92°: punizione di Palazzi e gol di Rauti. È il gol decisivo che porta ai rosa tre punti molto importanti per classifica e morale. Ma la prestazione – a seconda dell’obiettivo che si intenda raggiungere –  deve far riflettere tutti: dai calciatori all’allenatore passando per la società.

LE PAGELLE

Pelagotti 6. Quelli della Cavese li vede col binocolo. Praticamente mai impegnato.

Accardi 5,5. Bloccato dietro, mai un’iniziativa, mai un cross. 

Crivello 5,5. Anche lui con l’Attak nei tacchetti, non offre mai uno spunto in fase offensiva.

Lancini 5. Troppa sufficienza in fase di impostazione ed un costante senso di pericolo quando attaccato. Prende un altro giallo ed il “premio Bellusci” è sempre più vicino.

Somma 6. Capisce che non è giornata da fioretto e quando c’è da arrunzare palloni non si fa pregare.

Odjer 6. Giocando “di spalla” è meno incisivo, ma quando c’è da muzzicare è il primo a partire.

Dal 79º Santana s.v.

Luperini 4,5. Solo un lampo al minuto 51. Per il resto vaga per novanta minuti come quando non ricordi dove hai parcheggiato la macchina.

Martin 6. È l’unico capace di muovere il pallone in verticale. Vero che non stia disputando la gara della vita, ma il cambio all’intervallo è l’ennesima suvicchiarìa subìta dal francese.

Dal 46º Palazzi 5,5. Dovrebbe mettere geometria ma si segnala solo la per la punizione che porta al gol rosanero.. 

Kanoute 4,5. Regalo post-natalizio alla Cavese. È cintura nera di nascondino ed in effetti non si vede mai.

Dal 71º Silipo s.v.

Valente 7. Il migliore rosanero, quest’oggi. Corre come il coniglietto della Duracell lungo tutta la fascia guadagnando un rigore preziosissimo. Peccato per un gol clamoroso divorato al 49º. Quando esce gli sostituiscono cinghia e olio.

Dal 65º Rauti 7. Dopo venti minuti da spettatore, “torello scatenato” si accende e fa espellere un giocatore della Cavese, sigla il gol vittoria del Palermo, fa da paciere tra Biden e Trump e risolve il problema della fame nel mondo. Ci resta male quando gli dicono che il vaccino anti-Covid l’hanno già inventato.

Lucca 4,5. Dinamico come una cassapanca dell’800, sbaglia un calcio di rigore nel primo tempo ed un’occasione d’oro nel secondo. Il nulla tutto intorno. Brutta giornata, testa alla prossima.

Dal 71º Saraniti s.v. 

Boscaglia 5. L’ennesima formazione diversa in stagione è uno spettacolare 4-3-3 a trazione difensiva. Kanoute in campo per 70 minuti è un mistero come i cerchi nel grano, i 90 più recupero di Luperini il quarto segreto di Fatima e Rauti fuori dall’undici iniziale (indipendentemente dal gol) un crimine contro l’umanità. Un capitolo, anzi un libro a parte la questione Martin, schierato su un campo di patate e lapidato dopo un tempo. È vero che le uniche occasioni le ha avute il Palermo, ma forse andrebbe ricordato anche che si giocava contro l’ultimissima della classe.

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