Il Palermo vince a Cava de’ Tirreni, pur faticando ben oltre ogni previsione contro una squadra che fino a oggi aveva conquistato soltanto un punto in casa e giaceva in fondo alla classifica del girone C. Un gol di Rauti al 92° ha regalato ai rosanero i tre punti che consentono al Palermo di guardare agli scontri diretti di domani e lunedì per provare a accorciare una classifica che vede i rosanero noni, davanti alla Juve Stabia.
Una vittoria meritata, dopo una prestazione non esaltante, che ha mostrato anche tutti i limiti di una squadra che fatica a concretizzare tutta la superiorità mostrata in campo e le occasioni costruite. La più clamorosa, un rigore calciato a lato da Lucca alla fine del primo tempo. Campania felix, per il Palermo, che centra la seconda vittoria in trasferta, in due partite giocate in quella regione. Della partita i rosanero devono tenersi stretto il risultato e la tenacia nell’inseguirlo fino alla fine, contro un avversario oggettivamente molto debole e quasi mai pericoloso.
LE DUE SQUADRE
Boscaglia ripropone Martin in cabina di regia; il francese accantonato da oltre un mese (il 6 dicembre, a Foggia, la sua ultima presenza, per soli 7 minuti) è una sorta di portafortuna: quando il francese è partito titolare, il Palermo non ha mai perso. Ai suoi fianchi, Odjer e Luperini. Una chance importante che però il 32nne ex Monaco non sfrutta, con una prestazione senza particolari acuti; il francese si limita a qualche appoggio e deboli cross in area, rimediando pure un giallo per un fallo su un avversario; Boscaglia lo sostituisce con Palazzi dopo l’intervallo.
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In avanti, il tecnico gelese dà una chance a Lucca che ha chiuso il 2020 alla grande; con lui, Kanoute e Valente. Dietro la linea a tre con Somma e Lancini centrali e i palermitani Accardi e Crivello sulle fasce, più per dare copertura che per spingere. La Cavese del nuovo allenatore Sasà Campilongo risponde schierando la squadra col 4-3-3, mandando in campo il nuovo arrivato, l’attaccante argentino arrivato in prestito dalla Juve Stabia con un solo gol segnato in tredici presenze fin qui in campionato, al centro dell’attacco. Per lui un’ora di gioco senza lasciare tracce della sua presenza. Al suo fianco, Russotto, che di gol ne ha fatti tre. Dietro di loro, il mobile Germinale a provare a ispirare i due attaccanti ea rendersi pericoloso in prima persona.
PRIMO TEMPO
A regalare i primi brividi ai tifosi del Palermo, nei primi dieci minuti, è il campo. Giocare palla a terra, però, oggi era difficilissimo, in un campo appesantito dalla pioggia, dal fondo irregolare e reso insidioso da qualche pozzanghera che inganna prima Somma e poi Lancini che quasi servono involontariamente due avversari in area. Avvio di partita, comunque, equilibrato e senza particolari emozioni; il Palermo va subito in gol con Kanoutè, ma l’attaccante è in fuorigioco quando manda in rete un pallone respinto dopo un tiro da fuori area. Sarà la prima e l’unica volta che il senegalese si farà notare durante il primo tempo. Ben più vivace e propositivo, dall’altro lato, Valente. Al 19°, va pure in gol con un bel tuffo di testa dalla destra di Odjer. Ma la rete è annullata ancora una volta per fuorigioco.
Al 20° l’unica occasione del primo tempo per la Cavese, con Pelagotti che anticipa l’intervento di Germinale. La supremazia territoriale è del Palermo che al 23° crea una buona occasione in ripartenza, ancora con Valente che crossa al centro per la girata debole di Lucca, parata a terra da Russo. L’attaccante rosanero, però era in fuorigioco. Con la Cavese che non punge, dimostrando tutti i limiti che la schiacciano in fondo alla classifica, è un monologo dei siciliani, ma tutto sommato sterile, un susseguirsi di cross verso il centro dell’area, ma tutti deboli e prevedibili per i difensori cavesi.
FINE PRIMO TEMPO
Al 39° la grande chance per il vantaggio del Palermo. Valente decide di cambiare marcia, scatta per tutta la fascia sinistra fin dentro l’area, per fermarlo ci devono provare in tre, ma fallosamente. È rigore, il secondo in stagione per i rosanero. Ma Lucca lo manda fuori, alla destra della porta. La ripresa si apre con l’ennesima opportunità per Valente che al 50 °arriva tardi e male su un cross di Odjer sul secondo palo. Un minuto dopo, un errore difensivo della Cavese, con Tazza, libera sulla sinistra Luperini che serve Lucca al centro dell’area; all’attaccante manca l’istinto del killer e la sua conclusione è parata sulla linea da Russo. Le squadre cominciano già a allungarsi, gli errori si susseguono da entrambe le parti e anche l’arbitro ci mette il suo, fermando una ripartenza del Palermo in superiorità numerica, al 54° per un infortunio di Cuccurullo nella metà campo dei rosanero che protestano, pur senza particolare veemenza.
RAUTI, SARANITI E SANTANA ENTRANO NELLA RIPRESA
Il Palermo insiste, al 58° batti e ribatti in area della Cavese, ma le conclusioni dei palermitani sono sempre respinte dai difensori di casa. Sembrerebbe la partita ideale per Saraniti, ma Boscaglia al 65° cambia Valente, fin lì il migliore dei rosanero, con Rauti per sfruttare la sua imprevedibilità. L’attaccate palermitano deve aspettare altri cinque minuti per entrare in campo, al posto di Lucca ancora a secco lontano dal Barbera e con il rimpianto del rigore fallito; con Saraniti, spazio anche per Silipo che sostituisce Kanoute.
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LE ULTIME AZIONI
Dieci minuti dopo, Santana sostituisce Odjer per la sua quinta presenza in un campionato dove ha collezionato fin qui appena 92 minuti in campo. E’ una fase davvero brutta della partita, col campo che comincia a pesare sulle gambe dei giocatori e nessuna vera occasione costruita dalle due squadre. Il diagonale di Saraniti all’83° dopo un batti e ribatti al limite dell’area di rigore della Cavese è un lampo nel buio, neppure troppo brillante: il suo rasoterra debole finisce fuori alla sinistra della porta di Russo che controlla. All’85° punizione dal limite per la Cavese, respinto dalla barriera; un minuto dopo i campani restano in dieci per l’espulsione di Matera per fallo su Rauti. Al 93° arriva il gol vittoria con la girata di testa vincente di Rauti su un cross da calcio di punizione battuto da Palazzi dalla trequarti.
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