Nell’intervista di un paio di giorni fa rilasciata dal presidente Mirri è stata annunciata la messa in vendita delle quote del Palermo che appartengono a Tony Di Piazza. L’imprenditore con origini siciliane ha comunicato lo scorso dicembre nel corso di un Cda la volontà di recedere dopo i contrasti avuti con l’altro socio. Da qui la decisione del presidente e dell’ex vicepresidente americano di affidare alla PricewaterhouseCoopers la valutazione in termini economici del 40% della società detenuto ad oggi da Di Piazza.
Con l’annuncio compiuto, il prossimo 11 giugno il recesso dovrà essere formalizzato. Lo statuto di Hera Hora, infatti, prevede 180 giorni di preavviso a partire dalla comunicazione, dopo i quali Di Piazza avrà diritto alla sua liquidazione il cui ammontare sarà stabilito proprio dall’advisor.
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Mirri, sempre secondo quanto comunicato da lui stesso, ha avuto un incontro in videoconferenza con Paparesta, rappresentante di Di Piazza, nel corso del quale si è arrivati alla conclusione di far redigere alla PricewaterhouseCoopers un documento che possa offrire al Palermo una prospettiva di sviluppo per l’avvenire. Le quote sono quindi in vendita e il Palermo sembra essere in cerca di nuovi investitori. L’intenzione del presidente Mirri non sembrerebbe quella di voler passare ad essere il detentore del 100% dei rosanero. Il futuro del club è ancora da scrivere.
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