Il Palermo e la sindrome da Battipagliese

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Ci sono squadre che restano scolpite nella memoria dei tifosi indipendentemente dal blasone o dalla categoria. Ce n’è una che solo a nominarla ai supporters rosanero – soprattutto a quelli ormai negli “anta” – porta tutta una serie di controindicazioni che vanno dall’orticaria al reflusso gastroesofageo. Juventus? Inter? Milan? Ma quando mai! Stiamo parlando della Battipagliese.

Un'immagine del fine gara playout contro la Battipagliese

Riavvolgiamo il nastro della memoria. Campionato di serie C1 girone C stagione 1997/1998: il Palermo è appena retrocesso dalla serie B, ma l’obiettivo è quello di tornare in cadetteria immediatamente. Per la panchina viene ingaggiato un tecnico esperto e vincente come Giorgio Rumignani. La squadra, però, non gira e ogni settimana – ad ogni passo falso – il ritornello è sempre lo stesso: “vabè, domenica vinciamo e ci ripigliamo”. Ma non si vince praticamente mai e quello che è un anonimo campionato di metà classifica all’improvviso vede sprofondare i rosa verso la zona playout. La mossa della disperazione è il ritorno di Arcoleo in panchina, ma non c’è niente da fare. La squadra arriva quattordicesima, saranno spareggi: ecco la Battipagliese! Il resto (Loria, Schettino – il portiere, non il comandante – , i fumogeni e la C2 evitata per il fallimento dell’Ischia) è storia.

Fatte le dovute proporzioni (e i dovuti scongiuri, ovviamente), c’è qualcosa in questa stagione che ricorda quel maledetto campionato culminato con la sconfitta contro la Battipagliese. La panchina affidata ad un allenatore top per la serie C, la classifica guardata solo verso l’alto ed una rosa che si pensava fosse abbastanza competitiva per ambire a piazzamenti molto più altolocati. Coincidenza delle coincidenze: in quel annus horribilis una delle due promosse fu la Ternana…

A chiunque piacerebbe parlare di un Palermo imbattibile ed in lotta per le prime posizioni in classifica, ma che questa categoria fosse un inferno lo si sapeva da tempi non sospetti. La storia è lì e da essa bisognerebbe attingere e fare tesoro. Sperando che non ci sia mai più un’altra Battipagliese ed un altro Schettino che facciano affondare la nave rosanero.

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