Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo, è stato intervistato da RadioKissKiss Napoli per parlare della situazione in campionato dei partenopei, ma non solo. Il dirigente è tornato a raccontare tutte le vicissitudini che hanno portato al fallimento il club rosanero dell’ex patron Maurizio Zamparini.
“Sono andato a Palermo tre anni fa per un’infrazione di Zamparini e ho fatto 20 milioni di plusvalenze sul mercato. Poi Zamparini è stato costretto a vendere la società, se no l’arrestavano, e ha venduto agli inglesi, ma l’hanno arrestato ugualmente. Quelli a cui ha venduto la società – continua Foschi – erano degli avventurieri, mandavano giocatori che non volevo e così mi hanno licenziato durante il mercato di gennaio. Sono andato dagli avvocati e ho licenziato io loro, diventando così presidente, una roba pazzesca. Poi ho affidato le quote all’amministratrice”.
Foschi ha dichiarato quello che era il suo piano per mantenere a galla il Palermo e non portarlo al baratro del fallimento: “Mi ha chiamato la Federazione per chiedere spiegazioni e ho solo detto di fare da tampone ad una situazione scandalosa, così siamo andati avanti. Con la squadra ho lottato per le prime posizioni, miravo a salire in serie A con la quinta città d’Italia perché sarebbero arrivati 40 milioni di proventi, solo così avrei salvato la barca. Ero nel regolare perché pagavo gli stipendi dovuti”.
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PLAYOFF NON DISPUTATI
Il racconto del direttore sportivo continua con l’esclusione della squadra dai playoff e la retrocessione, che poi non si verificò, in Lega Pro. “Ci hanno comunicato che non potevamo fare i playoff, tra l’altro alle spalle non avevo una società ma i romani che son venuti, io non li volevo. Il signor Balata, presidente della lega B, insieme con 9 società in griglia hanno trovato il sistema per sbattermi in serie C per delle irregolarità che aveva fatto Zamparini anni prima. La Salernitana di Lotito si è risparmiata la serie C, il Verona ha vinto i playoff ed è andato in serie A. Poi appena si è concluso tutto – spiega Foschi – mi hanno detto che si erano sbagliati e hanno messo il Palermo quartultimo in B. Successivamente la società è fallita, ma il Palermo doveva fare prima quei playoff per andare in serie A. Sono deluso, questo è il calcio di oggi”.
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