I soci di Hera Hora hanno votato a maggioranza la convocazione di una nuova assemblea per decretare la liquidazione della società che detiene le quote del club rosanero, in nome della semplificazione delle procedure aziendali. La prossima chiusura della srl condurrà il Palermo ad un nuovo futuro, cambiando di conseguenza anche la posizione di Tony Di Piazza, che ha espresso le sue perplessità.
L’imprenditore italoamericano, se Hera Hora verrà sciolta, non potrà avvalersi del diritto di recesso da lui avanzato lo scorso dicembre, come prevede lo statuto. Il Palermo Fc passerebbe direttamente in mano rispettivamente alla Damir, alla Italplaza (società che fa capo a Di Piazza) e a Dario Mirri. Il prossimo 8 marzo dovrebbe svolgersi il Cda, nel quale verrà nominato anche un liquidatore, che potrebbe segnare la chiusura della società.
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DI PIAZZA ATTACCA SAGRAMOLA
I fondi stanziati per il progetto triennale che la società avrebbe dovuto investire sul Palermo, 15 milioni di euro, saranno impiegati interamente già a partire da quest’anno a causa delle perdite in bilancio, segnato in maniera rilevante dalla pandemia di Coronavirus. Di Piazza, nell’assemblea dei soci tenutasi ieri, oltre ha mostrare il proprio dissenso per la liquidazione, ha ancora una volta inviato una Pec per disapprovare il ruolo dell’amministratore delegato rosanero Rinaldo Sagramola.
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