Definire la stagione del Palermo come altalenante rischierebbe di essere eufemistico. Ad osservare le statistiche, infatti, non c’è nessun’altra squadra del girone ad avere uno score tra vittorie, pareggi e sconfitte con numeri così ravvicinati tra loro.
Gli uomini di Filippi, il “nuovo vecchio” tecnico rosanero, nonostante l’eccesso di sconfitte stagionali, ben 10, rimangono ancorati alla zona playoff grazie ad un altro eccesso, quello dei pareggi, al momento a quota 9. Il tutto a discapito delle vittorie, troppo poche per chi vuole ambire ad un importante piazzamento finale.
Tuttavia il segno X manca dalla sfida contro la Ternana, vecchia di otto turni, dopo la quale si sono registrate solo 3 vittorie e ben 4 sconfitte, ultima delle quali il bruciante stop casalingo contro la Juve Stabia.
POCO ROSA, TROPPI ROSSI
Un altro eccesso da “curare” esula dall’aspetto dei risultati di campo, anche se inevitabilmente ha finito per condizionare in diverse occasioni l’andamento della stagione del Palermo. Si tratta della troppa foga verbale ed agonistica, che ha portato i direttori di gara a sventolare il rosso per 8 volte in stagione quest’anno nei confronti dei giocatori rosanero. Preoccupa in particolare il pieno di espulsioni delle ultime quattro gare, a partire dalla sfida contro la Viterbese, in cui ad uscire dal campo prima del fischio finale sono stati in due, Almici ed Odjer. Successivamente un rosso a partita, ultimo quello rifilato a Lucca per avere proferito espressioni religiosamente ingiuriose.
Adesso servirebbe calmare un po’ gli animi e ritrovare anche contro le cosiddette “piccole” la stessa concentrazione che si è vista durante i big match contro Ternana, Bari e Catania. L’occasione di svoltare in tal senso giunge subito, nella sfida di domani contro la Paganese.
Un eventuale successo contro i campani, che navigano nei bassifondi della classifica, significherebbe sfatare un altro tabù, quello del “bis” di vittorie contro la stessa squadra. Finora, infatti, il Palermo non è riuscito a ripetere i successi dello scorso novembre contro Potenza e Juve Stabia, avversari contro cui nel girone di ritorno ha ottenuto solo un punto in due partite.
Tanti eccessi dunque per questo Palermo, che però rimane aggrappato alla zona playoff, a meno di altri pericolosi scivoloni. Toccherà a Filippi l’arduo compito di tenere alta fino alla fine la concentrazione di una squadra che ha avuto finora troppi alti e bassi.
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