Nel calcio, come nella vita, spesso le cose che appaiono belle e in discesa si complicano all’improvviso. Con questo concetto si potrebbe riassumere anche la storia del Palermo in questa stagione. Anche mercoledì a Monopoli i rosanero hanno dimostrato per l’ennesima volta quanto certe gioie possano risultare effimere al cospetto di eventi che scardinano in un colpo solo presunte ritrovate certezze. La conferma che ci si aspettava anche stavolta non è arrivata; anzi ne è arrivata un’altra, probabilmente definitiva, sulla discontinuitĂ di rendimento, marchio di fabbrica indelebile di una stagione che solamente un’insperata promozione potrebbe salvare.
Tuttavia si deve giocare fino alla fine, quasi fosse un obbligo, nella totale inconsapevolezza di quale Palermo ci troveremo davanti nelle ultime cinque gare di stagione. I rosanero infatti, con Boscaglia in panchina, sono stati capaci di battere il Monopoli all’andata in casa con un netto 3-0, per poi perdere al ritorno contro il medesimo avversario, peraltro decimato dal covid, nonostante la “nuova” guida tecnica Filippi che pareva avesse cambiato volto alla squadra.
Il tecnico di Partinico fino a pochi minuti dalla fine stava per ottenere l’onorificenza di “mago delle trasferte”, sfiorando il poker di successi esterni con un solo tiro in porta, il gol di Somma. Ma le cose sono andate diversamente, per merito degli avversari ma anche per colpe evidenti di un Palermo che ha fatto troppo poco per meritare la vittoria.
UNA VIBONESE DA NON SOTTOVALUTARE
Contro il Monopoli si è vista una prestazione scialba, incolore, come molte altre in stagione. Tra queste si annovera anche la gara di andata contro la Vibonese, prossimo avversario dei rosa, finita a reti bianche senza troppe emozioni. Adesso servirĂ molto di piĂ¹ di quanto si è fatto il 20 dicembre scorso per ottenere un risultato utile contro i calabresi, che arriveranno al Barbera piĂ¹ freschi fisicamente e con motivazioni altissime nel rush finale per evitare la zona play-out.
Sono proprio le motivazioni ad essere apparse invece carenti tra i rosa nell’ultima gara, e svanite del tutto soprattutto dopo l’uscita dal campo per infortunio del faro che ha illuminato il reparto offensivo nella seconda parte di stagione, quel Lorenzo Lucca a cui pare non si possa piĂ¹ rinunciare. Anche a causa dell’assenza forzata dell’attaccante si dovrĂ fare ancora piĂ¹ attenzione a capitalizzare le occasioni che arriveranno, cercando di non offrire il fianco alle ripartenze avversarie, uno dei talloni d’Achille piĂ¹ frequenti nel Palermo di questa stagione.
Il giovane bomber rosanero, molto probabilmente, non ci sarĂ nemmeno quattro giorni dopo, quando il Palermo ospiterĂ il Foggia nel recupero della 33esima giornata. Due gare consecutive in casa, senza la stella piĂ¹ lucente, che faranno da preludio all’impegno esterno contro il Bari e alla chiusura di stagione contro Cavese e Virtus Francavilla.
Cinque partite alla fine, cinque occasioni da sfruttare per non perdere ulteriore terreno e consolidare matematicamente la zona playoff. Ma, come ci ha insegnato questa stagione, meglio non guardare troppo oltre, perché il Palermo ci ha dimostrato di essere capace di tutto e il contrario di tutto.
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