Palermo, Saraniti sedotto ed abbandonato

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Ha fatto rumore l’esclusione di Andrea Saraniti dai convocati per Palermo-Vibonese. “Scelta tecnica” e “bisogno di gente ultra motivata, propositiva, che si alzi le maniche e lavori per il compagno”: queste le parole – dure come pietre – con cui il tecnico rosanero Filippi ha spiegato l’esclusione dell’attaccante di Altarello. Si sa che quando le stagioni vanno malino (per usare un eufemismo) c’è sempre l’umana necessità di trovare un capro espiatorio, ma era proprio necessario usare queste parole e gettare l’attaccante palermitano in pasto al mondo social? Notiamo, non senza sorpresa che è stato abbandonato quel vecchio rituale dei panni sporchi da lavare in famiglia.

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Saraniti, esultanza dopo un gol

Inizio stentato, poi quattro gol in sei partite e prove tutto sommato convincenti fino a fine anno 2020 per Saraniti. E poi che è successo? Beh, poi è arrivato il mercato di gennaio e, con un Lucca in rampa di lancio (ed con il sogno di una fantasmagorica cessione a più zeri), il nove rosanero da titolarissimo diventa una sacrificabile merce di scambio. Una botta psicologica difficile da riassorbire, soprattutto per chi a 32 anni sognava di essere propheta in patria.

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Saraniti è un calciatore che va messo al centro del progetto e deve sentirsi protagonista sennò rischia di perdersi”. Parole e musica che Mimmo Di Carlo, attuale allenatore del Vicenza ed ex calciatore del Palermo post radiazione del 1986, aveva rilasciato ai microfoni di Rosanerolive.it molti mesi or sono. Probabilmente il tecnico vicentino non ha particolari doti divinatorie, sarebbe bastato – forse – comprendere l’uomo Saraniti ancor prima che il calciatore. Ma questa è un’altra storia…

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