Filippi è riuscito nell’impresa di risollevare le sorti della stagione. In un’annata che rischiava di essere incolore, attraverso il raggiungimento di una misera salvezza tranquilla, il tecnico partinicese ha centrato l’obiettivo di qualificarsi ai play off con un piazzamento di tutto rispetto, tenendo conto delle condizioni della rosa quando è subentrato.
PALERMO DECIMO CON BOSCAGLIA
Era il 27 febbraio quando il Palermo uscì sconfitto a Viterbo per 1-0, con i rosanero decimi in classifica a pari punti con la Casertana. Una gara che costò cara all’ex allenatore Boscaglia, il quale fu sollevato dall’incarico. La decisione della società di affidare il comando al suo vice, all’epoca dei fatti, era apparsa inaspettata e in parte anche inadatta. Tuttavia, con il senno di poi si può affermare che è stata una scelta azzeccata. Filippi, alla sua prima esperienza da responsabile della prima squadra, è sicuramente riuscito a tirare fuori il meglio dai propri calciatori, ottenendo un rendimento di gran lunga superiore a quello del suo predecessore.
20 PUNTI
Con la vittoria contro la Virtus Francavilla, Filippi ha concluso il suo campionato con una media di 2 punti a partita. In 10 incontri sono arrivate 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. La classifica virtuale, partendo dal derby contro il Catania in poi, dice che il Palermo è la quarta forza del girone con 20 punti, a sole 4 lunghezze di distanza da Juve Stabia e Catanzaro. Sotto la guida del nuovo tecnico, la squadra rosanero è stata capace di svolgere un cammino più prolifico di squadre del calibro di Avellino, Catania e Bari.
LE INTUIZIONI
Oltre al cambio modulo, con il passaggio dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1, Filippi ha il merito di essere riuscito a trovare l’equilibrio più adatto per il Palermo. Non solo dal punto di vista del gioco, ma anche sotto l’aspetto del carattere. Il portiere rosanero Pelagotti è riuscito a riscattarsi dopo un lungo periodo condito da errori e distrazioni, anche grazie alla fiducia riposta dal proprio mister. In difesa è avvenuta la scoperta di un giovane talento come Marong, oggetto sconosciuto della rosa fino a qualche settimana fa. In più l’allenatore ha saputo sopperire ad assenze importanti, come quella di Lucca. L’indisponibilità dell’attaccante di Moncalieri per 5 turni, benché sia il capocannoniere della squadra, non si è particolarmente notata in campo, grazie all’exploit di calciatori come Floriano e Valente.
Per concludere in bellezza il lavoro svolto con il club rosanero, Filippi dovrà mostrare che questa squadra può dire la sua anche negli spareggi play off. Anche se il Palermo non dovesse arrivare fino in fondo nel torneo, sarà importante dimostrare di avere dato comunque il massino fino alla fine. Domenica 9 maggio contro il Teramo sarà un bel banco di prova.
LEGGI ANCHE: Palermo missione compiuta. Adesso inizia un altro torneo