La Coppa Italia di Serie C è stata vinta, nell’asta indetta dalla sezione fallimentare del Tribunale di Palermo presente nel lotto numero 69, da Massimo Costa, cioè colui che costituirà il museo internazionale dello sport in città. Il GdS di oggi, ha raccolto le opinioni di chi quel trofeo l’ha vinto nel lontano 1993, come gli ex rosanero Favo, Campofranco, Buoncammino, Cecconi e De Sensi.
PARLA IL CAPITANO
“Sono un po’ sconcertato, ma spero che si risolva tutto. La società deve prodigarsi affinché resti al club“, ha dichiarato al quotidiano Massimiliano Favo. Il capitano di quel Palermo, che si aggiudicò la coppa contro il Como, ha spiegato di aver promesso alla società e al suo museo allestito all’interno dello stadio Renzo Barbera la sua maglia e la fascia indossata proprio il 13 giugno di 28 anni fa, pensando che finisse in una teca insieme al trofeo.
“Non so davvero che cosa dire, non so quale sia il motivo per cui l’attuale società non abbia acquistato i trofei“, ha sottolineato Pietro De Sensi, all’ottavo posto nella classifica dei giocatori più presenti di sempre con la maglia rosanero in tutte le competizioni. “La Coppa Italia di C è uno dei pochi trofei vinti dal Palermo, la gente ci teneva a questa coppa“, ha commentato l’ex attaccante Salvatore Buoncammino, uno dei marcatori della finale di andata.
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