La Coppa Italia senza le squadre di Serie C, Ghirelli: “È una violazione di diritti”

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Cambia il format della Coppa Italia: questo è quanto varato dal Consiglio direttivo di Lega nella giornata di ieri. Il nuovo assetto del torneo, che entrerà in vigore già dalla stagione 2021/2022, prevede la presenza delle squadre di Serie A e di Serie B, escludendo tutte le 29 compagini provenienti dal campionato di Lega Pro e le 9 dei dilettanti.

La nuova competizione avrebbe inizio a partire dal 15 agosto, facendo scendere in campo in piena estate numerosi club militanti in massima serie. La formula innovativa prevede la presenza di sole 40 squadre, 20 di A e 20 di B. Tramonta quindi l’idea di una coppa stile l’FA Cup d’Inghilterra, in cui le piccole realtà possono inseguire il sogno di sfidare le big del calcio nazionale.

Ghirelli

LA REAZIONE DI GHIRELLI

In merito a questa importante novità, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli si è mostrato contrariato. “La decisione della Serie A di escludere le squadre di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema”, ha spiegato il numero uno della Serie C.

“Lunedì è convocato il Consiglio Direttivo della Lega Pro – ha ribadito Ghirelli – , che adotterà ogni iniziativa per tutelare i diritti delle proprie squadre e per salvaguardare una cultura del calcio che sia rispettosa dei valori più autentici dello sport. Innovare è giusto, ma salvando la coesione del sistema calcio.

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