Tensioni durante Palermo-Avellino? Sentite le parole dello storico capo ultrà dei lupi

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La gara andata in scena domenica pomeriggio al Renzo Barbera è stata caratterizzata per lo più dalle numerose tensioni in campo. A sfidare i calciatori rosanero sono stati i tesserati degli irpini, allenatore compreso. Da quando è terminata la partita, sui social continua a circolare la fotografia che ritrae il tecnico Braglia con una mano al collo di Accardi.

DUE GIORNATE A BARAYE

Oltre alle numerose ammonizioni del direttore di gara, dopo il novantesimo minuto il signor Gualtieri ha espulso il terzino sinistro dei campani Baraye, sanzionato poi dal Giudice Sportivo di Serie C con due giornate di squalifica per atto di violenza verso un avversario. Ad aver aizzato i calciatori biancoverdi per la trasferta nel capoluogo siciliano sarebbero stati il direttore sportivo Di Somma e lo storico capo ultrà Dell’Anno.

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LE DICHIARAZIONI DI DELL’ANNO

Il ds degli irpini ha dichiarato che l’approccio adatto per la prima partita dei play-off sarebbe stato quello di correre e menare. A rincarare la dose ci ha pensato Mario Dell’Anno, tifoso molto noto nell’ambiente dei biancoverdi, essendo stato capo ultrà del gruppo della Curva Sud tra gli anni ’70 e ’80. A marzo 2013, tra l’altro, si è aggiudicato all’asta anche il logo storico dell’Avellino ed oggi è il presidente dell’Associazione “…PER LA STORIA…”.

L’affermazione di Di Somma è stata ripresa da Dell’Anno, pochi giorni prima della sfida del Barbera, che ha asserito:Correre e menare, ma soprattutto menare, deve essere la parola d’ordine. Speriamo che i ragazzi hanno accolto il messaggio del direttore e ne facciano fede. Il Palermo è la squadra che temo un po’ di più delle altre, purtroppo non si può cambiare il sorteggio o il tabellone”. Da ciò si evince che i proclami dei due siano stati presi in parola dai presenti in campo.

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