Palermo, in caso di mancata cessione del club Mirri pensa ad un patto con i tifosi

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Nelle prossime settimane si potrà intuire quale sarà il futuro per il club di viale del fante. La tappa fondamentale per i rosanero è fissata l’11 giugno, data in cui l’ex vice presidente Tony Di Piazza diventerà creditore di Hera Hora. L’imprenditore americano avrà diritto alla liquidazione, avendo esercitato circa 6 mesi fa il diritto di recesso, ma ciò potrebbe far sfociare la questione in una diatriba legale tra le parti.

Come ha scritto La Repubblica di oggi, in un articolo a firma di Valerio Tripi, il presidente Dario Mirri in queste ore si trova a Roma per una serie di incontri. Il più importante si svolgerà per cercare di commissionare uno studio preliminare di fattibilità per la
ristrutturazione dello stadio
Renzo Barbera. Il Palermo è in attesa della Regione e del Comune per ottenere in concessione il diritto di superficie. Oltre a questo, i rosanero attendono anche i finanziamenti del credito sportivo necessari per costruire il nuovo centro sportivo a Torretta.

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Mirri

La banca d’affari Lazard è ancora a lavoro per trovare nuovi investitori per il Palermo calcio, compito reso ancor più complicato a causa della pandemia di Covid-19. Se sotto questo punto di vista la situazione non dovesse mutare e il Palermo dovesse rimanere in mano a Mirri, è già pronta una soluzione provvisoria. L’imprenditore e presidente palermitano potrebbe instaurare una sorta di patto con la città, in maniera da rendere completamente trasparenti le proprie capacità economiche, l’obiettivo e l’operato per la prossima stagione, azzerando ogni possibile incomprensione con la tifoseria.


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