Covid-19, la testimonianza di Accardi in un libro: “Ho dovuto saltare il mio primo derby”

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Il Coronavirus ha stravolto le nostre abitudini e ha tolto per tanti mesi la libertà di vivere una vita normale con una serie di restrizioni per salvaguardare la nostra salute. La pandemia non lasciato indietro nessun settore, colpendo anche il mondo del calcio. È questo in estrema sintesi il tema del libro di Alessio Alaimo, giornalista di Tuttomercatoweb, intitolato “Un calcio al virus“, edito da Amazon.

Nelle oltre 100 pagine, Alaimo spiega come il virus abbia inciso in questo sport, attraverso il racconto di una serie di personaggi. Tanti i calciatori che hanno dato la loro testimonianza, da Andrea Tessiore, il primo calciatore in Italia ad aver contratto il Covid-19 in forza alla Vis Pesaro, passando per Mimmo Criscito, capitano del Genoa, e Bruno Alves.

IL PRIMO ROSANERO POSITIVO

Anche Andrea Accardi ha rivelato ciò che ha attraversato in prima persona. Il calciatore palermitano ha riferito di essere stato il primo elemento in squadra ad essere risultato positivo. “Ho avuto la febbre. L’ho comunicato al nostro medico sociale, inizialmente si pensava ad un’influenza. Solo dopo abbiamo scoperto che c’erano tante positività. È stato un periodo brutto, nessuno immaginava un cluster così elevato.

Il numero 4 rosanero è stato costretto a guardare da casa Palermo-Catania in scena al Renzo Barbera. “Purtroppo ho dovuto saltare il derby contro il Catania: mentalmente è stata una mazzata, era il mio primo derby da professionista. Però mi sono rifatto alla partita di ritorno, in trasferta, dove abbiamo vinto”.

Tra gli altri, all’interno del testo, è presente anche il racconto dell’ex allenatore del Palermo Giuseppe Iachini. Il tecnico di Ascoli Piceno ha svelato di essere stato positivo per ben 64 giorni, durante l’esperienza alla Fiorentina, di cui 45 senza poter essere sottoposto al tampone. La prefazione, invece, è affidata a Rino Foschi, ex direttore sportivo del club rosanero.

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