La Grotteria: “Low budget? Si può, ma Palermo…”

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Quando si parla di “progetto”, in epoca moderna, è impossibile non citare l’esempio del Cittadella. Una squadra costruita con pochi danari, ma ormai da anni stabilmente nelle parti alte della classifica di serie B e da ben quattro anni arriva ad un passo dalla serie A. Ne ha parlato come esempio positivo anche il presidente del Palermo Mirri e Rosanerolive.it ha intervistato un uomo che il rosanero l’ha vestito, che è stato idolo della folla e che adesso fa un egregio lavoro con i giovani nella società veneta. Parliamo di Cristian La Grotteria.

“La prima squadra” – ci racconta un La Grotteria con un insolito accento Veneto – “ha il budget più basso della serie B. Bisogna avere tanti stimoli e tante idee. Il nostro direttore (Stefano Marchetti, n.d.r.) effettua un lavoro devastante: prima di prendere un giocatore si informa a 360 gradi e finché il ragazzo non capisce cosa vuole da lui il Cittadella, il direttore non chiude l’affare. Fa un lavoro di scouting impressionante e spesso arriva prima degli altri. Quando mi ha chiesto di collaborare per il Cittadella non ci ho pensato un attimo ed occuparmi dei giovani mi sta regalando grandi soddisfazioni.”

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“Con un low budget si possono fare grandi grandi cose”, continua La Grotteria. “Il nostro direttore dice sempre prima l’uomo poi il giocatore. Ma è vero pure che ci sono delle città dove bisogna investire tanti soldi. Perché si parla di piazze importanti, di tifoserie dal palato fino. La C è un inferno e le squadre vanno create con uomini di personalità. È più facile essere promossi dalla B alla A che dalla C alla B.”

“Di Palermo ho un ricordo meraviglioso. Tre anni impegnativi”– ci racconta La Grotteria – “ma belli. Ci tengo che il Palermo possa salire di categoria. Mi rimarrà per sempre nel cuore la vittoria della serie C con tutta quella gente allo stadio.”

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