Palermo, Filippi a caccia del record di Iachini

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Giacomo Filippi, in un certo senso, raccoglie l’eredità di mister Iachini. Dura la vita per gli allenatori del Palermo. È come se all’ingresso della panchina rosanero vi fosse una specie di porta girevole che non permetta ai tecnici in carica di iniziare e terminare i campionati. Indimenticabile, in assoluto senso negativo, la stagione 2015-2016 nella quale – fra esoneri, assunzioni e richiami – a guidare la squadra rosanero si alternarono ben otto tecnici.

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Filppi e Iachini

COME DICEVA MINA, “L’IMPORTANTE È FINIRE”

L’ultimo tecnico a finire un campionato ed a ricominciare il successivo è stato proprio l’allenatore marchigiano, il mister col cappellino, Beppe Iachini. L’ex capitano rosanero, dopo il suo ingaggio, ha avuto addirittura il privilegio di iniziare addirittura due campionati di fila, salvo poi essere esonerato (poi richiamato e poi nuovamente esonerato): roba da guinness dei primati in salsa rosanero se consideriamo, tra l’altro, quanto calda fosse la panchina del Palermo in quel periodo.

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UN CAMPIONATO DI B VINTO A PASSO DI TANGO

Un campionato di B vinto in carrozza dopo aver ereditato la squadra da Ringhio Gattuso, un torneo di A giocato per buona parte in maniera spumeggiante e poi il declino, causato anche dallo svuotamento tecnico della squadra operato dalla vecchia società. Ma soprattutto al Palermo, si deve a Iachini la valorizzazione di talenti come Vazquez e Dybala.

IN LOTTA PER LA PROMOZIONE

Un’eredità pesante ma allo stesso tempo stimolante per mister Filippi. Si parte dal settimo posto finale dello scorso campionato e da un’eliminazione subìta al terzo turno dei playoff. Migliorare è obbligatorio, la promozione in cadetteria un’ambizione necessaria. Senza scomodare la retorica della “quinta città d’Italia”, che non tramuta automaticamente una squadra di onesti mestieranti in un dream team imbattibile, la squadra del presidente Mirri ha il dovere di ambire alla promozione in B. Riuscirci con mister Filippi ed aprire, finalmente, un ciclo vincente sarebbe ancora più bello.

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