Palermo, per essere come i Rolling Stones manca ancora un Mick Jagger

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“It’s only rock’n’roll (but I like it”), cantavano i Rolling Stones nel 1974. Alla stessa maniera, dopo l’amichevole pre-campionato tra Enna e Palermo, potremmo dire “È solo calcio d’agosto (ma non c’è piaciuto). La squadra di Filippi, infatti, non è andata oltre il pareggio (in rimonta con il gol di Lancini) contro i gialloverdi che quest’anno disputeranno il campionato di eccellenza. Scampoli di “vita normale”, nel frattempo allo stadio “Generale Gaeta” con tifosi (tanti provenienti da Palermo) che hanno riempito la tribuna dell’impianto di Enna.

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Manovra lenta e farraginosa, tanti passaggi in mezzo al campo, molte aperture sulle fasce ma poca concretezza: è mancata la verticalizzazione, l’ultimo passaggio e la punta in grado di dettare i movimenti da attaccante puro. A proposito del capitolo attaccante, si può solo sperare che Brunori sia veramente in grado di far la differenza e che la batteria dei trequartisti non sia costantemente costretta a rinculare nella propria metà campo alla ricerca di palloni giocabili.

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Le attenuanti per non emettere un verdetto negativo, però, ci sono tutte. È calcio d’agosto, dicevamo. Ci sono le famose gambe “imballate”, i nuovi – su tutti Fella – che devono ancora entrare nei meccanismi della band di Filippi e alcuni “vecchi” (Almici, per esempio) che devono smaltire un finale della passata stagione passato più in infermeria che in campo.

Ottima, invece, l’impressione che ha destato Maxime Giron. Il francese ex Bisceglie ha stantuffato sulla fascia sinistra senza sosta, giocando sempre altissimo e rendendosi pericoloso più di una volta. Altro che vice Valente, questa sì che sarà una dolcissima gatta da pelare per il tecnico di Partinico.

Non a caso abbiamo citato i Rolling Stones. A primo acchito, infatti, al Palermo di Filippi  sembra proprio mancare un Mick Jagger, un front-man capace di trasformare il riff di “Keith Richards” De Rose in un pezzo che faccia scatenare i fan. Probabilmente c’è bisogno di un ulteriore aiuto della società per puntellare a livello qualitativo questa rosa. Perché non ci sono molte alternative. Questo campionato, per il Palermo deve essere proprio come un album degli Stones: da primato in classifica.

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