Brutta cosa gli “esuberi” per una squadra di calcio. Brutto per il giocatore, che deve comunque cercare dentro sé gli stimoli per restare in forma nell’auspicata ipotesi di trovare un’altra soluzione. Brutto per la società che è obbligata a tenere a libro paga elementi che non rientrano nel progetto tecnico delineato dall’allenatore. È un problema comune a tutte le latitudini ed in tutte le categorie. Ovviamente, però, più si sale di livello più ne è economicamente ingombrante il peso sulle casse di una società.
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UN ESUBERO CHIAMATO JAVIER
Un colpo al cuore per i tifosi del Palermo sapere che a Roma l’esubero si chiami Javier Pastore. Due soli anni in maglia rosanero sono bastati all’argentino per essere considerato quasi una divinità dalle parti di viale del Fante. Rimangono scolpite nelle mente di ogni supporter rosanero le giocate, i gol e gli assist del Flaco. Il tutto corroborato da una storica tripletta in un derby Palermo-Catania: un record difficilmente superabile.
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IDEA, SCAMBIAMOCI GLI ESUBERI
A questo punto perché non proporre ai capitolini uno scambio di esuberi? Dare loro Crivello, Broh e Somma in cambio del solo Pastore. È chiaramente uno scherzo, ma – si sa – d’estate nascono suggestioni che, pur nella consapevolezza della loro follia, lasciano sognare. Non c’è estate, per esempio, nella quale Balotelli non vesta almeno per un giorno la maglia rosanero e ci sono dei nomi che ad ogni sessione di calciomercato vengono associati inutilmente al Palermo. È il caso recente di Di Gaudio (a meno che la società non ci sorprenda) o, tornando indietro nel tempo, di Crespo e Milito (quando non erano i super bomber pluridecorati diventati successivamente) i quali, ciclicamente, venivano accostati ai rosanero.
COSÌ DISSE “EL DIEZ”
Difficilmente un tale chiamato Diego Armando Maradona si sarebbe sbilanciato dicendo “che non lo sorprendeva per niente. El Flaco Pastore è un maleducato del futbol” (GUARDA IL VIDEO). Impossibile trovare un tifoso del Palermo che non auspichi all’ex 27 rosanero un ritorno in grande stile al calcio giocato. Perché, se riuscisse a superare i problemi fisici che ne hanno compromesso il recente rendimento, il trentaduenne argentino potrebbe ancora regalare sprazzi di grande luce calcistica. Purtroppo lontano da Palermo…