Arriva il Picerno, è Coppa Italia di serie C. C’è bisogno di partire all’attacco, bisogna non solo non sfigurare, ma iniziare a capire di che pasta può essere fatta questa squadra. Difesa e centrocampo danno buone garanzie (anche se alcuni errori di Marong durante il precampionato sono stati da matita blu), adesso c’è bisogno che l’attacco rosanero cominci a sfornare numeri. L’anno scorso solo alla quarta gara ufficiale il Palermo è riuscito a bucare la rete avversaria, mentre si è dovuto aspettare la sesta gara (il derby di andata contro il Catania) per veder segnare un calciatore del reparto offensivo (Kanoute).
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UN REPARTO RIVOLUZIONATO
Nonostante un reparto rivoluzionato da partenze ed arrivi, il tecnico di Partinico pare non voler abbandonare il modulo con il doppio trequartista a supporto di un’unica punta. Soleri e Brunori, in tal senso, hanno il dovere di stupire tutti e ripagare la fiducia di mister Filippi a suon di gol.
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UN’ATTESA DURATA SEI PARTITE
Partito proprio Kanoute, la batteria dei trequartisti si è assottigliata. Floriano sembrerebbe pedina inamovibile, ma è chiaro che il suo apporto in termini di realizzazioni deve superare in fretta quanto fatto la passata stagione. Silipo deve scrollarsi di dosso l’etichetta di giovane talentuso ma incostante: se le aquile vogliono spiccare il volo c’è bisogno di tutta la sua fantasia. E poi c’è Fella, l’uomo per il quale chiunque avrebbe fatto carte false per vestirlo di rosanero ma che ancora deve trovare la chiave giusta per entrare negli schemi di mister Filippi. Senza dimenticare Dall’Oglio che, all’occorrenza, potrebbe anche “sacrificarsi” lì davanti.
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VIETATO SBAGLIARE
Subito una partita da non sbagliare, quindi. Una partita da dentro o fuori, una gara nella quale serve subito una vittoria e servono subito i gol degli attaccanti rosanero. Perchè va benissimo la difesa bunker (ammesso che lo sia), ma a calcio si vince segnando sempre un gol in più dell’avversario.
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