Finalmente è campionato e il Palermo si fa trovare pronto all’appuntamento, con una vittoria per 2-0 sul neopromosso Latina dell’ex Di Donato. È una festa per la vittoria, ma anche per il ritorno del pubblico. Sono 6.091 gli spettatori sugli spalti del Barbera. Uno spettacolo, dopo il vuoto dell’ultimo anno per la pandemia, ma sempre appena un terzo della capienza consentita. Un’occasione che la grande parte della tifoseria ha perso, visto che il ritorno in zona gialla della Sicilia consentirà l’accesso soltanto ai 2.500 abbonati. I cori e gli incitamenti dei presenti sono comunque una bella colonna sonora, dalle note ormai dimenticate.
Rosanero con la nuova, bella maglia inquartata, schierati da Filippi con tre in difesa, Lancini centrale, Doda a sinistra e Peretti, preferito a Marong a destra; quattro a centrocampo, con Giron e Almici larghi, insieme a De Rose e Luperini; il nuovo acquisto Dall’Oglio al fianco e Floriano, alle spalle di Brunori. Il Latina si schiera con un 4-3-3. L’avvio è da brividi, per il Palermo. Il Latina si presenta tre volte al tiro da posizione pericolosa, ma le conclusioni dei laziali sono sempre respinti dai difensori di casa, ben piazzati per contrastare le traiettorie che potevano essere insidiose. La squadra di Filippi ci mette poco a scuotersi e a prendere il controllo del gioco.
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Al 9⁰ la prima occasione per il Palermo: De Rose pesca Giron smarcato in area; il francese tira a botta sicura, ma il pallone va largo sulla sinistra della porta senza che due rosanero riescano a deviarla in porta. Il copione del match è quello classico, con il Palermo a gestire il gioco, con De Rose, sempre più leader di questa squadra, a calamitare ogni pallone e a dettare ritmi e trame dei rosanero, con il Latina a presidiare la propria metà campo, provando sporadicamente a ripartire in velocità verso l’area di Pelagotti. Di pericoli, i due portieri non ne corrono.
Il Palermo insiste soprattutto a sinistra, con Giron e Floriano, mentre dall’altra parte Dall’Oglio non riesce a incidere, ma non riesce a concludere in porta, il Latina confida sul figlio d’arte Di Livio che opera sulla destra dell’attacco nerazzurro e che in un paio di occasioni mette in difficoltà Doda. È da un’azione costruita, però che al 22⁰ Tessiore impegna dalla distanza il portiere rosanero con un tiraccio dalla distanza indirizzato all’angolino alto alla sinistra di Pelagotti che manda in corner. Il ritmo della gara non è elevato e questo favorisce i nerazzurri, tecnicamente non eccelsi e, soprattutto, assemblati da Di Donato in poco tempo, dopo un mercato partito a seguito del ripescaggio in serie C.
LA SBLOCCA FLORIANO
Nonostante le urla di Filippi dalla panchina, i rosanero non riescono a cambiare marcia. Cambiano, invece la partita e il risultato al 32⁰ quando l’arbitro fischia il rigore per il Palermo per un fallo di Marcucci su Brunori scattato su un pallone lanciato dalle retrovie da Floriano. Espulsione per il difensore. Dal dischetto lo stesso Floriano spiazza il portiere e manda il pallone in fondo alla rete per l’1-0. Di Donato toglie un attaccante, il giovane Mascia con un centrocampista, Ricci. Al 42⁰ il Latina deve ricorrere al secondo cambio forzato per un infortunio a Esposito. Pochi i lampi nel finale del primo tempo che si chiude sul minimo vantaggio per i rosanero.
Il Palermo riparte con il piede sull’acceleratore per cercare il gol del raddoppio che sfugge d’un soffio a Brunori al 50⁰; l’attaccante pescato ancora da Floriano, scavalca il portiere, ma davanti alla porta è anticipato da De Santis appena prima di concludere a porta vuota. Un minuto dopo altra grossa opportunità per i rosanero, ma Alonzi smanaccia sulla linea di porta sulla botta di Brunori che poi si vede fischiare un fuorigioco sul successivo tentativo respinto di nuovo sulla linea da un difensore.
Di Donato cambia ancora il suo Latina, mandando in campo Sane per Spinozzi e, soprattutto, Jefferson, idolo dei tifosi e autore di un gol nella vittoria dei nerazzurri al Barbera nella sfida di serie B contro il Palermo di Iachini, nel 2013. L’attaccante ha firmato appena due giorni fa, ma Di Donato ha bisogno del suo contributo per provare a uscire dall’assedio in cui il Palermo stringe la sua squadra. E il 79 ha sul pallone il gol del pari al 65⁰, grazie a un clamoroso assist involontario di Peretti, ma a tu per tu con Pelagotti, manda sul palo alla sua destra.
SOLERI AL POSTO DI BRUNORI
Un minuto dopo è l’altro nuovo entrato Sane a sfruttare un altro errore in disimpegno del Palermo per una conclusione che impegna Pelagotti in tuffo alla sua destra. Filippi fa debuttare Fella al posto di un ottimo Floriano e Soleri per Brunori, al quale è mancato soltanto il gol. Il lungo attaccante è autore di una bella sgroppata al 75⁰ sulla sinistra, dopo aver conquistato un pallone a centrocampo, ma in area è fermato proprio prima del tiro. All’81⁰ è Dall’Oglio a impegnare Alonzi con un tiro a giro dal limite.
Nel finale il Latina prova a prendere campo nel tentativo di agguantare il pari, puntando sulla freschezza di Jefferson e Sane, mentre il Palermo si affida alla vena di Soleri; è Almici che ha il pallone più invitante, all’88⁰, ma calcia fuori da buona posizione. C’è spazio anche per Odjer e Marong, per Dall’Oglio, più attivo nel secondo tempo, e Almici. Nei 4 minuti di recupero, il Palermo deve soltanto gestire per certificare la vittoria e i primi tre punti di questo campionato, ma arriva il raddoppio, ancora su rigore, per un fallo di De Santis su Soleri. Lo stesso attaccante trasforma dal dischetto: portiere a destra e palla a sinistra. Poi al fischio finale, è festa, con il pubblico del Barbera.