I tifosi sognano il ritorno di Pastore: petizione sui social per convincere l’argentino

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A Palermo è scoppiata la Pastore-mania. Sui social non si parla d’altro: il fantasista argentino ha rescisso il suo contratto con la Roma ed è in cerca di una nuova squadra a parametro zero. Il sogno di ogni tifoso rosanero è quello di rivedere El Flaco, 10 anni dopo l’ultima volta, calcare il manto erboso del Barbera. Di acqua ne è passata sotto i ponti del club di viale del fante e dello stesso calciatore, che fino a ieri ha percepito uno stipendio intorno ai 4,5 milioni di euro netti all’anno.

Cifre stratosferiche e del tutto insostenibili per una squadra come il Palermo che è recentemente fallita e lotta tutt’ora per tornare nel calcio che conta. Il tifoso però si sa, talvolta è irrazionale e ascolta ciò che dice il cuore. Nella mente dei palermitani sono rimaste indelebili le gesta dell’argentino, come quella tripletta in Serie A rifilata al Catania nel derby. Dopo l’esperienza in Sicilia, Pastore ha giocato delle buone stagioni a Parigi, prima di essere bloccato dai numerosi infortuni nella Capitale.

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La Roma lo ha acquistato dal Psg per circa 24 milioni di euro, ma le aspettative del club giallorosso per il numero 27 non sono state rispettate a causa della sue problematiche fisiche: 37 presenze collezionate in 3 anni, davvero troppo poco per un calciatore con un ingaggio così oneroso. A 32 anni, Pastore si ritrova senza squadra. I tifosi rosanero, contestualmente, provano a stuzzicarlo in tutti i modi: in tanti si sono scatenati con una valanga di commenti sotto l’ultimo post dell’argentino, finanche è stata lanciata una petizione su change.org per convincere l’argentino a tornare “a casa”.

Palermo ha il vantaggio di essere stato il primo vero amore del calciatore, avendolo scoperto dal Sudamerica e fatto conoscere al mondo intero. Proprio nel capoluogo siciliano, poi, Pastore ha anche trovato l’anima gemella, Chiara. Intanto i palermitani incrociano le dita e intonano una nota canzone di Antonello Venditti: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.


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