Bollino: “Palermo una corazzata, Floriano l’arma in più di Filippi. A Taranto partita difficile”

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Una carriera da calciatore partita a Palermo, che si è sviluppata tra i campi della Serie C e della Serie D. Questa è la storia di Mauro Bollino, ala destra dell’Audace Cerignola, che nel corso della sua carriera ha indossato la maglia di Bari, Messina, Taranto, Foggia, Paganese e della Fidelis Andria, tra le tante. La redazione di RosaneroLive.it, in occasione di Taranto-Palermo, ha intervistato il classe ’94, doppio ex della sfida.

L’ESORDIO IN ROSANERO

La data del 13 dicembre 2011 a molti passerà inosservata. Non è il caso di Bollino perché, il ragazzo appena 16enne, quel giorno di circa 10 anni fa, fece il suo debutto nel calcio professionistico. Era un Palermo-Siena, gara degli ottavi di finale di Coppa Italia, terminata 4-7 dopo i calci di rigore, disputata al Barbera davanti ad oltre 6 mila spettatori.

È stato uno dei giorni più belli della mia carriera – ha commentato l’attaccante – . Esordire con la maglia della propria città, in una rosa formata da calciatori del calibro di Miccoli, Ilicic e Balzaretti, solo per citarne alcuni, per me è stata una gioia immensa. Ho sbagliato anche un calcio di rigore, ma lo rifarei mille volte, non ho nessun rimpianto, nonostante l’errore. Non nascondo però che mi sarebbe piaciuto fare gol sotto la curva e vedere la gente esultare”.

IL SOGNO DI RITORNARE

Nel 2019, con la ripartenza del Palermo tra i dilettanti in seguito al fallimento, Bollino ha provato a tornare nella sua squadra del cuore. “L’anno in cui il Palermo è sceso in Serie D, il mio agente ha avuto qualche contatto con il direttore sportivo. Poi la società ha scelto altri giocatori e hanno fatto anche bene dato che poi hanno vinto il campionato. Ci speravo parecchio, giocare per la propria città sarebbe stato un sogno. In realtà ci spero ancora, ho solo 26 anni, devo dimostrare sul campo il mio valore”.

PALERMO CANDITATO ALLA PROMOZIONE

L’ex rosanero ha commentato così l’organico a disposizione del tecnico Filippi. Il Palermo è molto più attrezzato rispetto alla passata stagione, ha degli ottimi calciatori che in Serie C possono fare la differenza. Qualcuno lo conosco anche bene, come Floriano, l’arma in più di questa squadra che quando è in giornata è imprendibile, o Accardi, in quanto siamo cresciuti insieme nel settore giovanile. Di sicuro è una squadra costruita per stare nei vertici del girone. Non è mai facile vincere, ci sono delle corazzate come Bari, Avellino e Catanzaro, ma tra questi club metto anche il Palermo”.

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TARANTO-PALERMO

All’Erasmo Iacovone, i rosanero incontreranno la compagine neopromossa allenata da mister Laterza per l’anticipo della terza giornata di campionato. Sarà uno stadio difficile per tutte le avversarie – ha spiegato Bollino –, si tratta di una piazza calda con tanto entusiasmo. C’è una proprietà fresca di promozione tra i professionisti che si è confermata nel mercato di Serie C. Ha preso i vari Giovinco, un ottimo calciatore per la categoria, e Saranti. Sarà una partita complessa per il Palermo, in casa del Taranto è complicato fare punti. I rosanero dovranno avere il coltello tra i denti”.

DALL’ACR MESSINA ALL’AUDACE CERIGNOLA

Dopo aver conquistato la promozione in Serie C con la maglia dell’Acr nella passata stagione, Bollino non è stato confermato dai peloritani. L’esterno d’attacco palermitano giocherà nel girone H in Serie D. Speravo di rimanere al Messina per giocare nei professionisti. Lì mi sono trovato bene, ho fatto 10 gol e 10 assist. Dopo però è arrivata la chiamata dell’Audace Cerignola, società molto ambiziosa. Ho scelto nuovamente un progetto a lungo termine ma vincente. Non ci nascondiamo, l’obiettivo è chiaro: bisogna vincere, ma non è mai scontato”, ha concluso il 26enne.

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