Dopo il primo tempo di Taranto – Palermo ci saremmo aspettati il cartello di “Scherzi a parte” e, invece, ci tocca parlare di una sconfitta più che seria. La squadra di Filippi sembra una scolaresca in gita che trova per caso un pallone ed undici avversari con cui organizzare una partitella. Il problema è che gli undici contro giocano con il sangue agli occhi: Saraniti sembra un misto fra Lukaku ed Ibrahimovic e Giovinco il clone di suo fratello. Per non parlare del rossoblù Marsili che in mezzo al campo gioca più palloni della somma di quanti ne abbiano toccato i centrocampisti rosa nelle prime tre giornate.
Il Palermo sembra appesantito come se avesse fatto incetta di tipicità del luogo come la pasta con le cozze e le alici arracanate. Non riescono tre passaggi di fila e creare una parvenza di un barlume di gioco diventa difficile come prenotare una TAC in ospedale prima del 2024. Il fischio finale è una liberazione per i ragazzi di Filippi che possono tornare sul pullman per fare rientro a casa. Non porteranno i tre punti da Taranto, ma all’autogrill possono recuperare con un bel “Camogli” ed un cd di Fausto Papetti. Fine della gita, da domani bisogna studiare sennò già dopo il primo quadrimestre saranno sonore bocciature.
LEGGI ANCHE: Palermo senza cuore battuto meritatamente a Taranto
PRIMO TEMPO
Il primo tempo del Palermo è un incubo. La difesa è lo stesso sambodromo visto contro il Messina ed i primi venti minuti sono un vero disastro. Al 10° Pelagotti devia in angolo una punizione di Marsili e, sugli sviluppi del corner, Saraniti (ovviamente!) – anche se con la deviazione di Lancini – purga i rosanero e porta in vantaggio il Taranto. L’esultanza dell’ex è scontatamente esagerata mentre la reazione del Palermo è da elettroencefalogramma piattissimo. Nell’azione successiva, infatti, il rossoblù Giovinco conquista e batte una punizione che si stampa sulla traversa. I rosa si affacciano dalle parti di Chiorra solo con due colpi di testa di Soleri al 20° ed al 41°: parlare di occasioni da gol sarebbe un’esagerazione. Fine della prima frazione per un Palermo che più brutto (si spera) non si può.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo, invece, dimostra che un Palermo più brutto è ancora possibile. I rosa, forse, restano negli spogliatoio ed al 56° prendono il raddoppio. Ancora una volta sugli sviluppi di corner, stavolta è Benassai a mettere alle spalle di Pelagotti. Solo un lampo di Almici al 61° (con annesso mal posizionamento del portiere avversario) fanno pensare ad una partita diversa, ma niente da fare. I rosanero cambiano quattro uomini ma non l’inerzia della gara, subiscono 12.956 contropiedi di “boscagliana” memoria e Lancini al 78° prende un rosso che anche le famose massaie di Vigevano avevano capito che sarebbe arrivato. Al 89° i pugliesi sigillano la partita con un gol di Diaby e resta il tempo solo per una girata di Brunori al suo primo pallone in 90 minuti e per il fischio dell’arbitro che mette fine ad una prestazione del Palermo da ricordare come fra le peggiori.
LE PAGELLE
Pelagotti 6. Non può far nulla sui gol, abbandonato al suo destino da una difesa indifendibile che non difende.
Doda 5. Non è il suo ruolo e si vede. Adesso anche qualcun altro deve comprenderlo.
Dal 70° Fella s.v.
Lancini 4. Anche se la deviazione è sua, sul gol di Saraniti è più in ritardo di una sposa il giorno delle nozze. Passaggi rischiosi, falli a tignitè: il cartellino rosso è la naturale evoluzione di un’assurda involuzione.
Perrotta 5,5. Più che ministro della difesa, a voler essere buonissimi, al momento possiamo dire che è in corsa per diventare sottosegretario.
Almici 5,5. Mezzo punto in più per il gol “inventato”. Per il resto ancora una partita “lagnusa”.
De Rose 5. Qualche recupero, zero in fase di costruzione: sembra solo un lontano parente che somiglia fisicamente al calciatore fin qui conosciuto.
Dal 62° Silipo 5,5. Ci prova, ma è come una zattera in pieno tsunami.
Luperini 4,5. Tanti palloni persi, corsa a vuoto. La fotocopia di un’altra decine di partite giocate in maglia rosanero, sia con Boscaglia, sia con Filippi.
Giron 5. Dal suo piede qualche pallone in area, ma il Palermo costruisce troppo poco e la sua corsa ne risente
Dal 52° Valente 5,5. Torna in campo nella peggior partita possibile.
Floriano 4. È “l’uomo Invisibile” e quando al Palermo non viene concesso neanche un rigore diventa quasi ingiudicabile.
Dal 52° Dall’Oglio 5,5. Entra per cercare di mettere ordine, ma neanche un esercito di 6.343 colf ci sarebbe riuscito. Finisce da centrale di difesa con tutte le limitazioni del caso.
Brunori 4. Tocca il primo pallone al 90°. I compagni non lo cercano ma lui non fa nulla per farsi trovare.
Soleri 5. Poco reattivo sul secondo gol del Taranto, anche per lui palloni con il contagocce.
Filippi 4,5. È il professore accompagnatore di questa scolaresca molle come un palloncino sgonfio. Un’idea di gioco nobile che però dà facciate sul muro di una categoria che forse necessita di più praticità. Prova a mischiare le carte ma il banco gli fa cucù. Speriamo sia solo un passo falso.
VISITA LE NOSTRE PAGINE FACEBOOK
- Palermo Live, cronaca, politica, eventi: l’informazione a Palermo (clicca qui e lascia un like)
- Rosanero Live, tutto sul Palermo calcio (clicca qui e lascia un like)
ISCRIVITI ALLE NOSTRE COMMUNITY
- Rosanero Live Community: il gruppo dei tifosi del Palermo (clicca qui per iscriverti)
- Palermo alza la voce: un gruppo in cui segnalare le criticità della vostra città (clicca qui per iscriverti)