Contro il Catanzaro al Palermo manca il colpo di “cooling” – LE PAGELLE

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La partita contro il Catanzaro inizia con la scoperta che Michele Somma è uno dei guardalinee. Restiamo stupiti perchè ci aspettavamo, quindi, Crivello come secondo assistente del Sig.Cascone ma niente da fare. Tanto caldo (combattuto con un cooling break per tempo) ed un avversario che come i rosanero lotterà per le prime posizioni, ma – numeri alla mano – la squadra di Filippi non vince in campionato dalla prima giornata. Adesso conquistare i tre punti in trasferta contro il Monterosi diventa quasi obbligatorio, anche senza colpi di “cooling”. Perché e vero che per i bilanci c’è tempo, ma già dopo quattro giornate il Bari è avanti di cinque punti.

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Contro il Catanzaro, Brunori ha fallito un calcio di rigore

IL PRIMO TEMPO

Il Catanzaro “fa” il match nel primo tempo, ma il Palermo ha le prime occasioni. Ci prova Brunori al 5° da fuori ed al 17° con un diagonale a lato. Il Catanzaro prende campo, i rosanero arretrano ma non rischiano nulla fino al 38° quando, sugli sviluppi di una palla persa da Fella nella propria trequarti, il giallorosso Carlini timbra la traversa. Per gli uomini di Calabro da segnalare un altro tentativo di Carlini ed uno di testa di Martinelli. Al 45° l’episodio che potrebbe cambiare il match. Dall’Oglio tira da fuori, Branduani respinge e Rolando commette fallo su Brunori. Rigore battuto proprio dal 9 rosanero che spiazza il portiere ma colpisce il palo esterno. Due minuti dopo altra buona chance per Brunori: colpo di testa sbilenco. Insomma una di quelle giornate “un po’ così”. Si va al riposo sullo zero a zero. 

IL SECONDO TEMPO

Più Palermo che Catanzaro durante la seconda frazione, anche se succede poco da far sobbalzare dai sediolini o dai divani. Ci prova De Rose da fuori al minuto 52 e Dall’Oglio che al 66° non riesce ad impattare da da zero centimetri un’ottima assistenza di Soleri. Anche Odjer va con il tentativo dalla distanza mentre, dall’altra parte, sono Curiale e Martinelli a sollecitare i guantoni di Pelagotti. Ma non c’è più tempo, l’arbitro fischia la fine di un match il cui risultato è un pari tutto sommato giusto. 

LE PAGELLE

Pelagotti 6. Pochi rischi, risponde “ci sono” quando necessita. Salvato dalla traversa nella stessa porta in cui Jefferson (contro il Latina) prese il palo. Porta-fortuna. Al suo posto chiederemmo di giocare sempre lì.

Buttaro 6,5. Esordio in campionato autorevole. Filippi ed i tifosi rosanero possono contare su di lui.

Marconi 6,5. Tecnicamente non gli si può chiedere di impostare, ma non soffre di amnesie e cafudda quando c’è da cafuddare.

Perrotta 6,5. Partita non semplice che l’ex Bari porta a casa in maniera agevole. 

Almici 5. A.A.A cercasi lo straripante esterno che l’anno scorso aveva incantato tutti per corsa, tecnica, agonismo, punizioni, rigori, bombe a mano e tricchitrac. Speriamo che a furia di parlare di rodaggio alla fine non grippi, anzi “aggrippi”. 

Dal 46° Giron 6. Come una specie di Enrico Letta, entra e si prende la sinistra.

Dall’Oglio 7. Posizionato a centrocampo fa tutto e lo fa bene. Costruisce, imposta, crossa, tira, pressa e nell’intervallo passa coi ghiaccioli.

Dal 90° Silipo s.v. 

De Rose 6,5. Il reparto è più “concreto” e anche Ciccio ne beneficia. Deve crescere, però, in precisione e tentare più spesso a verticalizzare.

Valente 6,5. Un tempo a destra ed uno a sinistra, manco fosse l’ex premier Conte. È una garanzia per rendimento ed abnegazione.

Luperini 5. Posizionato sulla trequarti vede il pallone col cannocchiale. Il fatto che esca al primo slot non è una coincidenza.

Dal 57° Odjer 6,5. Entra ed inizia a “fare legna”. Un “jollyno” da utilizzare con più minutaggio 

Fella 5,5. Potenziale devastante ancora lasciato negli spogliatoi. Nel primo tempo perde un pallone che poteva costare carissimo al Palermo. 

Dal 83° Floriano s.v.

Brunori 5. Ci prova di piede, di testa e su calcio di rigore con risultati deprimenti. Molto bella la poesia sull’impegno ecc.ecc. Peccato che all’attaccante si chiedano i gol. 

Dal 57° Soleri 6. Molto cercato dai compagni fa più sponde che in una partita di biliardo.

Filippi 6. Pagano le scelte in difesa e quelle a metà campo. Ora c’è da mettere mano alla fase avanzata di una squadra dal rendimento offensivo fin qui limitato. 

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