Iachini: “Palermo rimane nel mio cuore. Vazquez? Ho creduto in lui, era fuori rosa”

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Uno degli ospiti della Palermo Football Conference è Beppe Iachini. L’allenatore, oggi, senza squadra, ha parlato dei suoi ricordi legati a quando sedeva in panchina con i rosanero. Dal 2013 al 2016, infatti, ha lavorato agli ordini di Zamparini.

“Auguro al Palermo ed ai suoi tifosi si rivedere calcio di livello al più presto. Palermo non sarà mai una piazza qualunque per me. L’ho vissuta da giocatore, l’ho vissuta da allenatore in un’esperienza ancora migliore. Una Serie A conquistata e campionati di grande spessore. Palermo rimane nel mio cuore”, ha dichiarato l’ex tecnico della Fiorentina.

Uno dei meriti del mister ascolano è quello di aver rivalutato ai tempi del Palermo Franco Vazquez. Interpellato su questa vicenda dalla redazione RosaneroLive.it, Iachini ha risposto così: “La prima settimana, vedendolo in campo la squadra, ho avuto un’idea. Alcuni ragazzi non li conoscevo. Vazquez era uno di quelli che era stato fuori. Il giocatore che mi ha colpito più di tutti era proprio lui. Chiesi qualche informazione su di lui, non parlava mai, non a caso era soprannominato el mudo. È un giocatore impressionante, chiesi al mio preparatore di fargli tutti i test del caso, non era possibile che un 23enne con tanta bravura fosse fuori rosa. In quel periodo c’era bisogno di lui.

Nel frattempo parlai con Vazquez, lui mi disse che voleva andare via, aveva già parlato col procuratore, diceva che nessuno aveva fiducia in lui. Gli risposi: “Qui decido io, ti alleni qui e fai quello che dico io. Qualche domenica ti mando con la primavera”. Dopo qualche tempo mi chiamò Zamparini, chiedendomi come andasse. Gli risposi che c’era un giocatore che andava rimesso in rosa. “Prima mette la maglia lui, poi tutti gli altri”. Zamparini ormai aveva fatto tutto per farlo andare via. Dopo due giorni arrivano i test. Un animale. Neanche sudava quando correva, tecnica ed a livello fisico fortissimo. Ho ricevuto molte critiche per questa decisione. Era il giocatore che a livello qualitativo era ottimo. Sapeva creare gli spazi giusti e sapeva legare bene la squadra. È stata una fortuna averlo in squadra”.

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Iachini, nel corso della sua carriera fuori dal rettangolo di gioco, ha allenato diversi campioni. “Spesso mi definiscono difensivista, ma col Palermo abbiamo fatto il record di vittorie esterno, record di punti, valorizzato giocatori come Dybala, Vazquez, Belotti. Chiesa, Castrovilli e Vlahovic a Firenze. Nel calcio c’è da portare a casa i punti: non sempre puoi fare bel gioco, dipende dalle condizioni in classifica della tua squadra. È importante l’aspetto psicologico del calciatore e l’allenatore deve essere in grado di far rendere i suoi calciatori al meglio delle loro possibilità.

Sul suo futuro ha detto: C’è stato qualche contatto con alcune squadre italiane ed all’estero ma ho detto di no. Ero stato anche contattato dal Cagliari ma poi hanno fatto altre scelte, vedrò comunque le partite e mi terrò aggiornato. Intanto mi dispiace vedere andar via dal campionato italiano calciatori importanti. Penso a Cristiano Ronaldo, penso a Donnarumma“.


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