Palermo, un colpevole silenzio dai vertici societari

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“L’unica cosa che possiamo fare è chiedere scusa, queste figure di merda non si possono fare”. Parole e musica che arrivano da capitan De Rose al termine della sciagurata partita di Torre del Greco nella quale il Palermo ha preso una scoppola epica. Solitamente, quando si prendono certe batoste, oltre che mandare allo sbaraglio allenatore e capitano, giunge anche qualche voce dai vertici societari. Come troppo spesso accade, da Viale del Fante, invece, silenzio. Solo silenzio. Un silenzio tonitruante.

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Il Presidente Mirri e l'Amministratore Delegato, Sagramola

È vero che la squadra ha le sue colpe e che è vero che è presto per dare giudizi definitivi. È anche vero, però, che nove giornate sono quasi un quarto di campionato e che in questo lasso di torneo sono stati più gli schiaffi che le carezze. Forse la dirigenza rosanero dovrebbe mettere la faccia in questi momenti e non soltanto battere i pugni a fine stagione per delle “intuizioni” andate a buon fine. Un po’ come quel pugile che dopo un pugno preso dice “Eh, ma chissà che male gli farà la mano”.

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Mister Filippi ha provato a spiegare non senza imbarazzo cosa possa essere successo ieri, il capitano ha rincarato la dose con parole meno diplomatiche. La dirigenza deve spiegare ai tifosi rosanero cosa sta accadendo e se forse, quest’anno, hanno sottovalutato il Bari. O sopravvalutato il Palermo: è sempre una questione di punti di vista. 

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