Palermo, numeri da prima della classe

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Almeno nei numeri, è un Palermo “formato Ternana” quello uscito vittorioso dal match contro il Potenza. Quarta vittoria nelle ultime cinque partite: solo un tuffo del palermitano Plescia contro l’Avellino ha impedito ai ragazzi di mister Filippi di compiere uno storico filotto. Evidentemente la scoppola di Torre del Greco è servita a dare la sveglia ad un gruppo uscito da quella gara con il morale sotto i tacchi.

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L'allenatore del Palermo, Giacomo Filippi

Tredici punti sui quindici disponibili, due vittorie consecutive in trasferta, nove gol fatti ed appena due subiti. Ruolino di marcia da big nella consapevolezza che il -4 dal Bari, a questo punto, non è più un divario incolmabile. A maggior ragione visto che i “galletti” hanno già dimostrato di poter inciampare ogni tanto. Del resto, di squadre ammazza-campionato come le “fere” dello scorso anno ne nascono una ogni tanto.

Paganese (ancora in casa) e Picerno (in trasferta) potrebbero essere degli ottimi trampolini per arrivare al trittico di gare che chiuderà il girone di andata con il giusto abbrivio. Il Monopoli al “Barbera”, il derby del “Massimino” contro il Catania e l’attesissimo Bari saranno le sfide finali che delineeranno la grandezza di questa squadra dopo un intero girone.

Tenere questo ritmo non sarà facile e ci vorrà una buona dose di tutto, fortuna compresa. Perché il tifoso del Palermo si scandalizzi se si utilizza il termine “fortunato” rivolgendosi alla squadra rosanero, poi, resta un mistero. Chiamatelo cinismo, chiamatela cattiveria, chiamatela garra (se volete sentirvi un po’ sudamericani): va bene tutto, purché la squadra di Filippi provi a mantenere questo passo.

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