Impossibile parlare male di Filippi e del Palermo, soprattutto all’indomani della schiacciante vittoria contro la Paganese. Tra i meriti del tecnico rosanero vi è sicuramente quello di aver reso lo stadio Barbera un vero e proprio fortino, con 6 successi e 2 pareggi ottenuti, di aver effettuato una inaspettata rimonta in classifica nelle ultime giornate e di aver gestito, fin qui, al meglio la rosa a sua disposizione.
In questa stagione sono scesi in campo 25 calciatori differenti, praticamente tutti i calciatori che formano la squadra siciliana. Questa è, forse, una delle doti più apprezzabili dell’allenatore partinicese, riuscendo sfruttare molto spesso al meglio i 5 cambi dalla panchina a gara in corso. Basta prendere come riferimento Soleri, capace di realizzare 5 marcature tutte da subentrato.
DA MASSOLO A BUTTARO
A partire dalla porta e finendo con l’attacco, Filippi ha dato spazio a tutti. Massolo nelle due gare in Coppa Italia Serie C ha dimostrato di rappresentare una valida alternativa a Pelagotti. Oltre ai più esperti Marconi, Perrotta e Lancini, il mister ha lanciato Buttaro, diventato ormai un punto fermo della squadra rosanero, ma anche Peretti, Marong ed infine Accardi. Il difensore palermitano ha giocato contro gli azzurrostellati la sua prima gara della stagione poiché fermato da un lungo infortunio.
LEGGI ANCHE: Accardi: “Ho vissuto un brutto momento. Voglio aiutare la squadra”
PRIMI MINUTI IN CAMPIONATO PER MAUTHE
In mezzo al campo il capitano De Rose ha giocato da solo ed in coppia con Odjer. Luperini si è alternato con il ghanese, mentre Dall’Oglio ha spaziato prima da mezzala e ultimamente come interno aggiunto. Infine, ha visto il campo anche il giovanissimo Enrico Mauthe, classe 2004. Il centrocampista cresciuto nel settore giovanile delle aquile ha fatto il suo esordio con la prima squadra nello stadio di casa a soli 17 anni, un primo passaggio di quella che potrebbe essere una promettente carriera da professionista.
IL REINTEGRATO CRIVELLO ED IL FIGLIO D’ARTE
Sulle fasce, oltre ai rinomati Valente e Almici, Doda e Giron sono state due validissime alternative ai titolari. A cui si è aggiunto Crivello, reinserito in gruppo da poche partite, ma capace sin dalle prime battute di farsi notare. Anche nel reparto offensivo tutti hanno avuto il proprio momento di gloria. Lo stesso Floriano, ultimamente meno utilizzato da Filippi, è stato schierato 8 volte da titolare.
Chi ha giocato meno minuti, invece, è stato il numero 10 Silipo, in rampa di lancio dopo le ultime prestazioni. Senza contare che l’altro giovanissimo Giacomo Corona, anche lui non ancora maggiorenne, ha calcato i campi della Serie C per 16 minuti in questa stagione, in una partita però di certo non fortunata come quella di Torre del Greco.
QUATTRO TAPPE FONDAMENTALI PER IL GRUPPO
Filippi ha dimostrato che può contare sull’apporto di tutti, dai più esperti ai più giovani e finanche da chi era stato messo fuori rosa. Lo spogliatoio del Palermo sembra essere unito e la volontà di puntare in alto è evidente. Prima del giro di boa, con la conclusione del girone d’andata, mancano ancora 4 partite, tutte fondamentali e complesse per ragioni differenti. Al termine di questi incontri, tra cui gli scontri diretti contro Catania e Bari, potremo conoscere le reali capacità e potenzialità di questo ampio gruppo, formato non soltanto dagli 11 titolari che scendono in campo nel fine settimana.
LEGGI ANCHE: È nata la PPP, “Premiata Pasticceria Palermo” – PAGELLE