I due ex soci in affari attendono gli sviluppi sulle pratiche portate avanti dai tribunali siciliani. Intanto cresce l’attesa sul procedimento posto in essere da Tony Di Piazza per il sequestro preventivo dei beni di Hera Hora srl. A Catania in queste ore è prevista la seconda udienza. Allo stesso tempo però il Palazzo di Giustizia palermitano, come spiega il GdS, ha accolto la richiesta della società che controlla il club di viale del fante di nominare un perito.
Lo scopo di quest’ultimo sarà quello di stabilire il valore delle quote di Hera Hora per poi, di conseguenza, fissare l’ammontare del 40% posseduto dall’imprenditore italo-americano. Di Piazza, infatti, attende la liquidazione che dovrebbe essere percepita entro sei mesi dalla comunicazione del diritto di recesso, ovvero il prossimo dicembre.
La commercialista Chiaruttini, nominata dal presidente del Tribunale di Palermo Caterina Ajello, avrà il compito di esporre il proprio giudizio sulla vicenda, dopo che altri due periti hanno già dato una loro valutazione. Lo studio Guatri, assoldato da Di Piazza, ha stabilito che il valore delle quote detenute dall’immobiliarista ammonterebbe a circa 11,9 milioni di euro. Dario Mirri, invece, si è rivolto al professor Claudio Sottoriva per la stessa analisi e ha quantificato una somma pari a 71.500 euro.
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