Il confronto con il Catania potrebbe essere stato decisivo. Il ko del Massimino apre le porte ad una serie di scenari, tenendo conto della classifica. La squadra di Filippi è chiamata a dare un’immediata scossa nel prossimo impegno contro la capolista. I rosanero si sono confermati essere deboli in trasferta e intimoriti dal pubblico etneo.
CRESCERE DALLE DISFATTE
Il tecnico partinicese deve essere autocritico e capire cosa non ha funzionato delle sue scelte messe in atto contro i rossoazzurri. Neanche con l’uomo in più, con l’espulsione nella prima parte del secondo tempo di Russini, il Palermo è riuscito a battere l’estremo difensore Stancampiano. Ma alle reazioni i rosanero ci hanno abituato, come avvenuto successivamente alla gara contro la Turris persa per 3-0. Non è del tutto da escludere quindi che il Palermo nelle prossime giornate dia il via ad una serie di risultati utili consecutivi.
Il Bari, al contempo, non concede passi falsi. Il derby contro il Taranto se l’è aggiudicato la squadra di Mignani con un perentorio 3-1. Così facendo, i galletti salgono a quota 40 punti in 18 giornate, a più 8 dalle due seconde: Palermo e Turris.
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RISCHIO DI UN BALZO INDIETRO
Oltre ad essere aumentato il distacco con la capolista, che rischia di portarsi a più 11 in caso di vittoria al Barbera, i rosanero sono stati recuperati dalla Turris. I campani sono la vera rivelazione di questo campionato e inaspettatamente si trovano davanti a compagini molto più esperte. Al contempo, la classifica dalla seconda alla sesta posizione si è inevitabilmente accorciata.
Le inseguitrici Catanzaro, Monopoli e Avellino possiedono 31 punti in classifica, solo uno in meno rispetto ai siciliani e ai corallini. Anche per questo la gara con il Bari sarà fondamentale: in base ai risultati delle altre compagini il Palermo potrebbe, nella malaugurata ipotesi, scendere dalla seconda alla sesta posizione in un colpo solo.
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