Palermo, le parole di Filippi scoprono gli obiettivi rosanero

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Siamo, ormai, abituati alla retorica dei post partita. “La squadra ha fatto una buona gara”, “sono contento della prova della mia squadra”: frasi ripetute ad ogni latitudine da qualsiasi allenatore, anche a volte dopo una sconfitta. Filippi, in questo, non fa eccezione e ha da sempre propinato ai microfoni del dopo gara sempre la solita filastrocca. Le sue parole del dopo Palermo-Bari, però, nonostante siano identiche a tante altre volte, assumono un significato particolare. Sicuramente più profondo. 

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Filippi, il tecnico rosanero

Quelle di Filippi sono le parole di chi ha toccato con mano il valore dell’avversario da inseguire, di chi ha visto con i propri occhi quali profonde differenze di valore esistano fra le due rose. Perchè se si afferma che “non era semplice sfruttare l’uomo in più contro un avversario di questa caratura tecnico-tattica-fisica” si sta platealmente issando bandiera bianca al cospetto di una squadra che – pur non essendo la Ternana 2020-2021 – si valuta oggettivamente di un altro pianeta rispetto al Palermo.

Salvo cataclismi in casa Bari ed un mercato faraonico altamente improbabile in casa rosanero, il Palermo dovrà restare aggrappato con tutte le forze possibili ai posti che garantiranno un posto direttamente alla fase nazionale dei playoff. Un piazzamento al quale in tanti tifosi avrebbero strizzato l’occhio alla vigilia del campionato ma che ha l’amaro retrogusto del ridimensionamento dopo un autunno fatto di sogni e belle speranze. La lotta sarà agguerrita. Siamo certi che Avellino, Catanzaro, Turris e Monopoli lotteranno punto su punto per il medesimo obiettivo. Vincerà non solo chi sbaglierà meno, ma anche chi saprà approfittare di episodi decisivi. Come giocare in casa e per più di un tempo in superiorità numerica, per esempio.

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