Il Palermo ha deciso di cambiare tutto durante la sosta: via Filippi, il suo vice e i due preparatori atletici, dentro Baldini con tutto il suo staff. Una scelta caratterizzata dalla mancanza di risultati ottenuti nell’ultimo mese e dall’inesistente cambio di rotta delle prestazioni soprattutto in trasferta. Verrà presentato alla stampa lunedì prossimo l’ex Carrarese, allenatore vecchio stampo, esperto e sanguigno.
A differenza dell’uscente Filippi, Baldini ha una grande esperienza in panchina. Il neo tecnico dei rosa ha lavorato nelle categorie più rilevanti del calcio italiano. Senza contare che, negli ultimi 4 anni in Lega Pro, ha sfiorato spesso l’impresa, avendo a disposizione un budget irrisorio, ma raccogliendo i frutti del suo duro lavoro.
Ora, il Palermo gli chiede di condurlo in un modo o nell’altro in cadetteria. L’obiettivo promozione è ciò che ha spinto i vertici del club di viale del fante ad imprimere una svolta. La scelta del nuovo tecnico però dovrà necessariamente essere combinata anche ad un oculato intervento sul mercato invernale, specialmente nei punti deboli della rosa.
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“Per fare bene in Serie C – ha spiegato Baldini – serve una cosa semplice come scoprire l’acqua calda: bisogna avere i giocatori bravi. Giocatori, però, che siano anche disposti al sacrificio e che abbiano voglia di migliorarsi costantemente. Senza queste componenti non si riesce a creare un’identità di squadra. Alla quale va aggiunta anche un pizzico di fortuna“.
In queste dichiarazioni rilasciate nel 2020 al nostro giornale, emerge il chiaro pensiero del tecnico toscano. Senza calciatori calciatori di qualità è impossibile lottare per certi traguardi. Da questo monito il Palermo deve ripartire nel 2022, specialmente se a dirlo è il nuovo condottiero della squadra.