Palermo, cambio modulo in vista: il 4-2-3-1 è il marchio di fabbrica di Baldini

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Ogni allenatore ha la sua idea tattica. C’è chi preferisce giocare in maniera offensiva, chi predilige il gioco difensivo e in base a questo sceglie il modulo per la sua squadra. Nel corso della sua carriera trentennale è evidente come il 4-2-3-1 sia il modulo prediletto di Silvio Baldini, sperimentato ai tempi dell’Empoli e adattato anche recentemente alla Carrarese.

Questo assetto è stato provato dall’allenatore di Massa per la prima volta a causa dell’abbondanza di elementi offensivi in Toscana, giocatori del calibro di Di Natale, Maccarone, Cappellini, Marchionni e Bresciano, solo per citarne alcuni. Un modulo che sfrutta l’ampiezza e in cui i due esterni alti hanno un ruolo determinante, sia durante la costruzione del gioco che in fase di non possesso.

ATTACCO E DIFESA A 4

Il Palermo, sotto questo punto di vista, ha tanta varietà in avanti: tra Brunori, Soleri, Fella, Floriano, Silipo e Valente. Potrebbe essere questa la chiave tattica del nuovo corso dei rosanero, che così facendo direbbero addio al 3-4-1-2 o 3-5-2 spesso utilizzati dal tecnico Filippi.

All’orizzonte, dunque, si intravede un Palermo con la difesa a 4. Così facendo tornerebbero ad avere spazio i terzini. Sulla destra Almici, Doda e Accardi potrebbero essere in corsa per un posto. Inoltre, Baldini potrebbe rispolverare Giron, uno degli elementi migliori dell’inizio di stagione poi eclissato con il ritorno di Valente, e utilizzare con più costanza il palermitano Crivello, nel loro ruolo naturale.

IL PRIMO TEST NEL DERBY

Dopo gli scarsi risultati ottenuti nell’ultimo mese dall’allenatore partinicese, Baldini dovrà trovare immediatamente la formazione giusta per questa squadra. Il campionato del Palermo ripartirà in casa il prossimo 9 gennaio, in occasione del derby con l’Acr Messina. Diciotto anni dopo l’ultima volta, l’allenatore toscano tornerà a sedere in panchina con i rosanero.

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