Palermo, troppe chiacchiere: era meglio il silenzio

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Ci siamo spesso lamentati del silenzio “tibetano” proveniente dalle alte sfere del Palermo F.C., di un sistema di comunicazione troppo spesso lacunoso. Oggi, invece, quel silenzio andrebbe invocato, rivendicato – paradossalmente – ad alta voce.

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Il DS del Palermo, Castagnini

Ha parlato Castagnini, purtroppo, e ha spiegato che il mercato di gennaio è difficile, che chi ha i calciatori buoni li tiene, che prevalentemente si operano scambi e che bisogna avere la “fortuna” di trovare giocatori in cerca di rilancio. Ma soprattutto il DS rosanero ha affermato che si tiene stretto i suoi giocatori. Urge ricordare che trattasi degli stessi calciatori che – durante la conferenza stampa di presentazione di mister Baldini – proprio Castagnini aveva definito non meritevoli di parlare di prolungamenti di contratto, almeno per il momento. Duole altresì rammentare che – operazione Felici a parte – il mercato del Palermo avrebbe bisogno di operazioni di sostanza per rinforzare un organico evidentemente monco. 

Ha parlato fin troppo spesso anche il Presidente Mirri. Il tema è sempre lo stesso, caldissimo, bollente: la cessione della società. Le risposte, invece, troppo spesso mutevoli. Scivolosissimo l’argomento relativo alla data entro cui potrebbe avvenire il passaggio societario: si è detto “entro qualche settimana”, poi “entro dicembre” oppure un più vago “manca poco”. Si è passati poi dalla ricerca di acquirenti alla ricerca di investitori, un cambio di strategia tutt’altro che insignificante. Ma nei fatti, ad oggi non si è mossa foglia.

La speranza è che il neotecnico rosanero Baldini possa diventare il comandante capace di invertire la rotta e realizzare quello che ad oggi sarebbe un miracolo. La certezza è che  un’altra stagione sportivamente fallimentare avrebbe delle notevoli ripercussioni anche dal punto di vista societario, anche perchè l’anno prossimo non ci saranno più i soldi di Di Piazza a finanziare le casse di Viale del Fante.

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