Questo Palermo operaio merita il paradiso. Prestazione tutta cuore e sostanza, nonostante abbia giocato due/terzi di gara in inferiorità numerica. Tre gol fatti (come non accadeva da novembre), una fase difensiva con il coltello fra i denti ed una costante sensazione di impenetrabilità che manda in analisi tutta la Juve Stabia. A tre punti dal secondo posto possono essere tante le recriminazioni per i punti malamente persi per strada (Messina e Campobasso, gli ultimi). In compenso ci sono margini per poter immaginare un finale di stagione decoroso. L’importante sarà proseguire su questa scia, già dal prossimo impegno a Foggia.
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PRIMO TEMPO
Clamoroso al “Barbera”: pochi minuti ed il Palermo è già in vantaggio, addirittura grazie ad un contropiede! Rete siglata da Matteo Luigi Brunori che innescato da Floriano tira fuori il coniglio dal cilindro. La partita non cambia la sua inerzia: Juve Stabia arruffona e sconclusionata, Palermo solido e concreto. Al 24° Giron si intesta un calcio di punizione: sinistro deviato e due a zero Palermo. Davvero troppo grazia! A mettere un po’ di pepe ad una partita già incanalata sui binari rosanero ci pensa l’arbitro Collu che, più severo della signora Rottenmeier, espelle proprio Giron per doppia ammonizione. In compenso l’arbitro sardo si guarda bene dal ripristinare la parità numerica per un fallo di mano del già ammonito gialloblù Altobelli. Mister Baldini risistema i dieci in campo: fuori Floriano e Damiani, dentro Odjer e Crivello. Il Palermo tiene botta e va al riposo con il doppio vantaggio.
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SECONDO TEMPO
La previsione di un secondo tempo in sofferenza viene smorzata immediatamente. Punizione per il Palermo, schema con palla in profondità di Valente per Brunori che incrocia in scivolata sul palo lontano difeso da Dini. È tre a zero e dopo pochi minuti l’italo-brasiliano potrebbe addirittura triplicare il suo bottino. Il Palermo arretra giustamente il suo baricentro, i campani provano a pungere ma i rosa in ripartenza sono un vero e proprio D.D.T. per le vespe stabiesi. Pelagotti anestetizza un paio di conclusioni della Juve Stabia ed il rigore che assesta in pieno recupero il risultato sul tre a uno è un altro regalino del Sig.Collu da Cagliari. Tre punti meritati per la squadra di Baldini: testa al Foggia adesso, vietato sbagliare.
LE PAGELLE
Pelagotti 6,5. Più concentrato di Coccolino, non sbaglia nulla in tutta la gara.
Accardi 6,5. Imbavaglia Bentivegna da terzino destro e mantiene ordine quanto si passa a tre dietro.
Dal 74° Somma s.v.
Lancini 6. Prestazione ad alto impatto anche per lui. Mezzo punto in meno per un giallo folle preso per proteste in pieno recupero.
Perrotta 6,5. Riportato nel suo ruolo non perde mai la bussola.
Giron 6. Gioca una mezz’ora da esterno di sinistra con le pampine, prendendosi pure il lusso di segnare su punizione (sebbene deviata). Due gialli severissimi gli rovinano una giornata da raccontare ai trisnipoti.
De Rose 6,5. Paradossalmente, miglora con la squadra in dieci. Capisce che c’è poco da babbiare e tutta la mediana rosanero ne risente positivamente.
Damiani 5,5. Timido come un boyscout ad un concerto di Marylin Manson, gioca un calcio troppo scolastico.
Dal 40° Odjer s.v.
Dal 46° Soleri 7. Anche stavolta “zero” alla voce gol segnati, ma non smette mai di provarci, di correre e tiene impegnata anche da solo l’intera retroguardia della Juve Stabia.
Valente 6,5. Tecnicamente non si discute ed atleticamente è straripante come i 600 metri di corsa fatti quasi al 90°. Si sacrifica come quinto di difesa disimpegnandosi alla grande.
Luperini 6,5. Gli è stato cucito addosso il ruolo di “Trequantrista”, un po’ trequartista e un po’ incontrista. Corre come un indemoniato dal primo al novantesimo, sotto la doccia e per tornare a casa.
Floriano 6. L’espulsione di Giron gli fa andare il match sottosopra. Peccato perché stava anche convincendo e da un suo contropiede era arrivato il vantaggio rosanero.
Dal 40° Crivello 6,5. Si impadronisce della sinistra meglio di Enrico Letta e dalle sue parti sbarra la strada senza troppi patemi.
Brunori 7,5. Dategli una palla in area e lui la trasformerà in rete come un avvoltoio: Brunorigueño!
Dal 60° Fella 6. Più sveglio del solito. Ha anche un’occasione per buttarla dentro, ma non riesce a concretizzare.
Baldini 7. Ancora imbattuto dopo cinque gare, sopperisce all’espulsione di Giron con coraggio e intuizioni, dimostrando ampiamente di meritare la chance fornitagli dalla dirigenza rosanero.
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