La classifica del girone meridionale della serie C non è affatto definita. Con un girone di ritorno ancora in gran parte da giocare può davvero succedere di tutto. Il Bari al momento sembra irraggiungibile ma, soprattutto nelle ultime due giornate ha dimostrato di non essere quella corazzata imbattibile che fu, ad esempio, la Ternana lo scorso anno. Un punto in due partite hanno riportato i galletti sulla terra e il cambio di marcia di Avellino e Catanzaro dalla ripresa del campionato potrebbero mettere ansia alla capolista.
In questo rifiorire di speranze non starà certo a guardare il Palermo che con Baldini non ha ancora perso una partita e che ha ritrovato soprattutto quella voglia di fare risultato anche nei momenti in cui sembra tutto perduto. È vero infatti che ad oggi gli episodi sfavorevoli sono stati più di quelli a favore. Il rigore inventato e subito nella partita di andata con l’Avellino e una serie di decisioni arbitrali sempre a danno dei rosanero hanno convinto Dario Mirri, solitamente silenzioso su questi argomenti, ad alzare la voce contro la classe arbitrale.
È probabile a suo dire che la voglia di mettersi in luce di qualche giudice di gara tolga la necessaria serenità nel giudicare alcuni episodi durante le gare. È chiaro che esibirsi in determinati palcoscenici come il Barbera e davanti a società blasonate come il Palermo regali una buona visibilità. Peccato però che proprio questi teatri siano osservati anche dai vertici della loro categoria e l’effetto boomerang è assicurato. Dovrebbero riflettere gli arbitri su questo aspetto.
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Resta il fatto che conti alla mano qualche punto per decisioni arbitrali errate lo abbiano lasciato per strada. Ciò non può però essere un alibi per la distanza dal primo posto accumulato dai rosa. Proprio dalla gara di ieri bisogna trarre esempio. Con un uomo in meno per gran parte del match De Rose e compagni hanno interpretato la gara nella maniera giusta. Stavolta dagli spogliatoi il Palermo, al contrario di quanto accaduto con il Messina, è rientrato con la consapevolezza che la partita era tutta da giocare e il terzo gol ad inizio ripresa dimostra come la voglia di vincere era palese nei calciatori. Sono loro infatti, a prescindere dagli allenatori, che devono dimostrare di potere arrivare ai traguardi prefissi.
ATTENZIONE AI ROSSONERI
Non c’è adesso tempo per godersi questa vittoria perché già martedì si torna in campo ed il Foggia di Zeman che non vince da due mesi non è affatto un avversario facile. Il tecnico boemo preparerà sicuramente la gara puntando sulla corsa e la rapidità. Dovranno essere bravi i rosa a non farsi aggredire dai satanelli ed a proporre le verticalizzazioni che tanto care sono a Baldini e che in chiave difensiva sono il punto debole dei pugliesi. La partita di Foggia si deve vincere e se si metterà Brunori, cinque gol nelle ultime tre partite, in condizione di vedere la porta i tre punti non saranno una chimera.
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