Il Palermo vendica i quattro gol di Foggia segnandone addirittura cinque alla Turris. Praticamente uno per ogni mille supporters rosanero, secondo i sondaggi tifoscopici del Presidente Mirri. La pecorella smarrita Baldini torna all’ovile del suo 4-2-3-1 e la squadra reagisce con una prova maiuscola. C’è poco da fare, il “Barbera” è la coperta di Linus per il Palermo che – complici i corallini parenti lontani anni luce dalla squadra vista all’andata – vince il match a mani basse, anzi bassissime, rasoterra proprio. La strada è questa, il tempo degli esperimenti, però, è finito: da adesso in poi è assolutamente vietato commettere ulteriori passi falsi.
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PRIMO TEMPO
Palermo autoritario, Turris in evidente affanno nella prima frazione. Subito De Rose testa i riflessi del portiere corallino e dopo sette minuti Brunori colpisce un palo da due passi. I rosa passano grazie ad un autogol di Sbraga che, in appena un tempo, combina più danni della peste. Il Palermo insiste e potrebbe raddoppiare prima con un cucchiaio delizioso di Floriano dalla trequarti e poi con un flipper di testa su corner che fa tilt sulla traversa. Raddoppio che arriva poco prima dello scadere. Floriano si improvvisa CR7, semina una settantina di avversari e mette in mezzo; Lancini dovrebbe solo appoggiare da zero cm ma la mette addirittura fuori dallo specchio della porta. Ne approfitta lo stesso Floriano che ribadisce in rete. Si può andare soddisfatti al riposo.
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SECONDO TEMPO
Bastano dieci minuti di secondo tempo per scrivere la parola fine al match. Prima Brunori sigla il tre a zero su lancio di De Rose e poi Luperini confeziona il quarto gol ribadendo in rete una respinta del portiere campano, Perina. La Turris resta anche in dieci per l’espulsione di Longo ed i ragazzi di Baldini potrebbero esondare peggio del Papireto quando piove. Felici, in diverse occasioni, ed il solito MLB fanno da preludio al quinto gol. Stavolta è Soleri a ribadire in rete una respinta di Perina su colpo di testa di Lancini. Fischio finale, è cinque a zero, è un super Palermo. Subito testa alla Virtus Francavilla, adesso.
LE PAGELLE
Pelagotti 6. Pomeriggio ordinario. Trova anche il tempo di aggiornare Instagram, lasciando, però, i commenti disattivati.
Accardi 6. Tiene botta senza troppa ansia e prova l’affondo come non si vedeva da tempo.
Dal 60° Somma 6. Entra che la partita già ha detto tutto e non fatica.
Lancini 8. Voto da fantacalcio: 6 per la prestazione difensiva, +1 per l’assist che causa l’autogol di Sbraga, +1 per l’altro assist a Floriano sul raddoppio rosa (shhhh… non lo diciamo a nessuno che era un tiro).
Perrotta 6. Match da infradito e cocktail. Basta il compitino per portare a casa il pane.
Crivello 6,5. Mai in affanno contro l’esterno campano, tampona e riparte.
Dal 46° Giron 6. Tanta corsa, ma anche tanta imprecisione quando c’è da metterla in mezzo.
De Rose 7. Qualità, quantità, cortesia ed ampio parcheggio. Non risparmia mai la randellata, prova più spesso la conclusione dalla distanza ed è chirurgico nell’assist a MLB che porta al terzo gol.
Damiani 6,5. Nel primo tempo si distingue per dei buoni ripiegamenti difensivi, nel secondo – con le squadre sdillabbrate – non disdegna la puntata nella metà campo avversaria.
Dal 74° Soleri 6. È tornato “Entraessegna”! Paradossalmente non era facile, perchè la partita era praticamente finita. La sua esultanza rabbiosa (considerando che si trattava del cinque a zero) la dice lunga su quanto gli mancasse la rete.
Valente 6,5. Non è decisivo come altre volte, ma quando “strappa” è il “Beep beep” del famoso cartone animato.
Luperini 7. Il “trequantrista” di Baldini gioca una signora partita. Gli avversari se lo vedono spuntare anche da dentro i calzettoni e, quando i rosa ripartono, è una delle frecce della 4X100 rosanero. Primo gol stagionale, champagne!
Floriano 7,5. Partita magistrale. Dribbling, giocate mai banali, conclusioni pericolose, gol, assist. Sembra il fratello forte del calciatore troppo spesso abulico visto finora. Se mantiene questa testa può essere il vero colpo del Palermo.
Dal 60° Felici 6. Cerca il gol in maniera spasmodica. Fosse per lui tirerebbe pure di mani direttamente da rimessa laterale. Gli manca il killer instinct, ma in C basterebbe semplicemente il cinismo del grattino del 101.
Brunori 7. Brunorigueño fa 14! Nel primo tempo prende un palo criminale, ma si riscatta tenendo in apprensione tutta la Turris e mettendo la partita in ghiaccio con il gol del tre a zero.
Dal 86° Dall’Oglio s.v.
Baldini 7. Un noto proverbio altoatesino dice che “ogni mastru travagghia chi so’ ferri”. Il tecnico toscano quindi abbandona pericolosi esperimenti tattici e torna a fare ed a far fare ai suoi calciatori quello che meglio riesce. Missione compiuta. Adesso, però, urge il cambio di passo in trasferta.
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