Palermo, a Potenza un pari che sa di sconfitta – LE PAGELLE

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Il Palermo segna due gol nell’ultimo quarto d’ora e torna da Potenza raccattando un pareggio che sa di sconfitta. No, non ci saranno – probabilmente – tifosi entusiasti pronti ad accoglierli dopo una travolgente rimonta. Tanto meno capannelli di supporters all’aeroporto pronti a celebrare la storica remuntada del “Viviani” di Potenza. È un punto che oggettivamente ai rosa serve davvero a poco, ma che apre scenari nuovi ed inattesi. Chi si occuperà fra i giocatori di recuperare i soldi per pagare il 50% della trasferta in aereo? Hanno creato un fondo cassa? C’era il supplemento bagaglio? Spuntino a bordo, si o no? Tutte domande alle quali è difficile rispondere. Un po’ come quella che ci facciamo da qualche tempo: questa squadra è stata veramente costruita (e “aggiustata” a gennaio) per puntare alla promozione o semplicemente per tentare quel superenalotto chiamato playoff?

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A Potenza, il rigore del pari siglato da Brunori

La prima occasione del match è per il Potenza, ma Romero, al secondo minuto, calcia in alto. Il Palermo sembra essere rimasto negli spogliatoio e solo al decimo minuto si affaccia dalle parti del portiere lucano: è Dall’Oglio a provarci con un bel tiro da fuori e poi con Valente che, a due passi dalla porta avversaria, cicca il pallone. I rossoblù vanno vicini al gol con una punizione di Zenuni e poi è il Palermo ad avere due chances, prima con Brunori e poi con un tentativo di autogol di Cargnelutti. Gol del Potenza al 27°: Romero sovrasta Doda e batte Massolo. Una pugno in pieno mento che stende i rosanero. La squadra di Baldini si rialza solo in pieno recupero con una traversa di Marconi su corner e con una caramellina di Lancini con la porta lucana protetta solo dai difensori rossoblù. Fischio dell’arbitro si va al riposo.

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Inizio ripresa con la specialità di mister Baldini: il triplo- cambio-mortale-carpiato-rovesciato. Entrano Soleri, Buttaro e Odjer. Quest’ultimo addirittura con la maglia di Lancini: cosa non si fa per confondere gli avversari. Nonostante i cambi il Palermo sembra un pugile spompato alla quindicesima ripresa e il Potenza ne approfitta per sferrare un altro pugno con Cuppone al 59°. Adesso la squadra di Baldini è solo in attesa del k.o., ma Zampano al 75° si lascia ipnotizzare da Massolo. All’improvviso, il Palermo. Dal nulla accorcia le distanze: De Rose recupera un pallone e verticalizza per Brunori, sul rimpallo si avventa Soleri che in un nanosecondo la mette dentro. L’attaccante romano non si accontenta e dieci minuti dopo si procura un rigore che Brunori insacca. L’ultima occasione è, nel recupero, per i padroni di casa ma non c’è più tempo. Per i rosa l’ennesima prova di maturità fallita.

LE PAGELLE

Massolo 6. Sul due a zero evita il tracollo definitivo. Non gli si può chiedere di più.

Doda 4. Non giocava dai tempi della rivoluzione industriale. Il primo tempo di oggi spiega il perchè.

Dal 46° Buttaro 5. Un po’ più coriaceo rispetto al compagno, ma lascia a Cuppone tempo e spazio per il raddoppio.

Lancini 5,5. Dietro non sbaglia perchè il Potenza non si affaccia praticamente mai dalle sue parti; davanti, però, si divora un gol di testa clamoroso.

Marconi 5,5. Solito copione. Sempre alla ricerca dell’anticipo, quando viene saltato si aprono le praterie di Heidi. Peccato per la traversa colpita nel primo tempo.

Giron 4,5. Mai – MAI – un cross decente o una discesa degna di nota. Gioca quasi tutto il match perchè Baldini di problemi ne ha anche di più giganteschi.

Dal 85° Crivello s.v.

De Rose 6. Uno dei pochi a tenere alta la guardia. Recupera un milione di palloni, anche se difficilmente trova i tempi della giocata. Nella terra dei ciechi, beato chi ha un occhio.

Dall’Oglio 4,5. A parte il piede educato sui calci piazzati, il resto della partita (appena un tempo) è imbarazzante. 

Dal 46° Odjer 5. Mai un’iniziativa, una palla filtrante. Non cambia l’inerzia del match. 

Valente 5. Ciabatta malamente a due passi dal portiere ed è la brutta copia della brutta copia del cugino del fratello dello zio del Valente che abbiamo imparato a conoscere. Forse dovrebbe tirare il fiato.

Dal 60° Floriano 4,5. Etereo, impalpabile, leggero. Nullo.

Luperini 5. Solito pressing, ma stavolta niente risultati utili.

Felici 4. Zero cross, zero dribbling riusciti, zero contrasti vinti. 

Dal 46° Soleri 7,5. “Entraessegna” è invisibile per mezz’ora,. Poi, dal nulla, crea il “solito” gol da subentrante e si procura un rigore del pareggio. Se subentrasse a Zelensky, risolverebbe pure il conflitto Russia-Ucraina

Brunori 5,5. Ha un’occasione nel primo tempo ma non è mai servito nel migliore dei modi. Segna su rigore aumentando i rimpianti per la partita contro l’Andria.

Baldini 5. Se alla dodicesima panchina continua a fare esperimenti, o è un profondo masochista o non ha ancora compreso il materiale umano e tecnico a sua disposizione. Paga una rosa costruita numericamente ma non qualitativamente.

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