Mancini rompe il silenzio: “La sconfitta è dura da accettare, ma dobbiamo rialzare la testa”

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“Il calcio a volte sa essere metafora spietata di vita”, attraverso un post su Instagram il commissario tecnico della Nazionale italiana ha rotto il silenzio dopo la disastrosa sconfitta contro la Macedonia del Nord. La notte del 24 marzo allo stadio Renzo Barbera, che doveva essere magica grazie al supporto di 34 mila tifosi, si è rivelata un incubo. Gli azzurri per la seconda volta consecutiva, dopo aver vinto finanche gli Europei, sono fuori dai Mondiali che si giocheranno tra novembre e dicembre 2022 in Qatar.

“L’estate scorsa eravamo sul tetto d’Europa dopo aver portato a termine una delle imprese più belle della storia della Nazionale – ha sottolineato Roberto Mancini -. Poche ore fa ci siamo risvegliati in uno dei punti più drammatici. Siamo passati dalla gioia totale ad una frustrante delusione”.

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Nelle ultime ore si è tanto discusso del futuro di Mancini alla luce di questa debacle clamorosa. Il primo candidato per la panchina dell’Italia potrebbe essere l’ex capitano del 2006 Fabio Cannavaro. “È davvero dura da accettare, ma accogliere anche le sconfitte nella vita fa parte di un sano percorso di crescita umana e sportiva. Prendiamoci del tempo per riflettere e capire con lucidità. L’unica mossa azzeccata ora è rialzare la testa e lavorare per il futuro”.

L’allenatore di Jesi ha infine ringraziato i tifosi presenti sugli spalti dell’impianto di viale del fante. Grazie al pubblico di Palermo per il calore e grazie a tutti i tifosi che da sempre ci hanno trasmesso entusiasmo e affetto”.


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