Trentotto anni già compiuti, ma ancora tanta voglia di giocare. Alino Diamanti ha lasciato l’Italia nel 2019 e si è trasferito in Australia per giocare a Melbourne nel Western United, ottenendo anche il premio che la federazione attribuisce al miglior giocatore della stagione. L’attaccante di Prato, intervistato da La Repubblica, è tornato a parlare della sua esperienza al Palermo tra il 2016 e il 2017.
“Una scelta sbagliata. Non la rifarei a quelle condizioni – ha dichiarato Diamanti al quotidiano –. Felice soltanto per il feeling avuto con la città. Mi dispiace solo che ai tempi non si poteva fare calcio: Zamparini, già dopo pochi giorni, mi rompeva le scatole, cinque allenatori cambiati e calciatori ai quali non interessava niente della maglia”.
Il fantasista non riuscì a raggiungere la salvezza in Serie A con i rosanero. “Chiamai Balotelli e gli dissi: Dai, vieni, ci divertiamo. Mi rispose di no, perché la squadra non gli piaceva. Alla fine ha avuto ragione. Troppi stranieri, ognuno per i fatti suoi”.
Sul Palermo di mister Baldini, Diamanti ha le idee abbastanza chiare. “Gli spareggi sono sempre indecifrabili però la squadra è ben strutturata e ha buone possibilità. Il gol di Soleri? Quando un calciatore disegna un capolavoro del genere merita l’applauso”.
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