Il Catania è stato escluso dal campionato di Serie C. Benedetto Mancini non si è presentato alla firma del rogito, determinando la fine dell’esercizio provvisorio del club. Intervistato da Tuttomercatoweb, l’imprenditore romano è tornato a parlare della vicenda.
“Non ho certo fatto fallire io il Catania – ha sottolineato Mancini –. Io ce l’ho messa tutta per fare qualcosa. Qualcuno scriveva di fideiussione bulgara. Nessuno l’ha mai chiesta. La convocazione è arrivata tardi, neanche lo sapevo. Così per coerenza il giorno dopo ho fatto il deposito dal notaio. Ero disposto ad andare avanti e far usare i soldi per le spese”.
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Mancini ha avuto a che fare anche con i Tuttolomondo, quando il Palermo nel 2019 venne escluso dal campionato di Serie B. “Quando la mattina era uscita la notizia che il Palermo non si era iscritto al campionato, alle otto e mezza chiamai Fabrizio Lucchesi e gli chiesi lumi. Mi rispose che della fideiussione non sapeva nulla e mi fece parlare con Tuttolomondo. Mi dissero che la fideiussione era emessa da Lev Ins. In realtà la società bulgara non sapeva nulla.
Così invitai Tuttolomondo a parlare con i legali della Lev Ins, la fideiussione era falsa – ha proseguito Mancini –. E quindi ho accompagnato Tuttolomondo dai Carabinieri a fare la denuncia. E i Carabinieri conoscevano già questo broker che lo aveva truffato”.
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