Andrea Caracciolo: l’airone smette di volare

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Andrea Caracciolo, “l’airone”, lascia il calcio giocato. Il quarantunenne attaccante milanese ha deciso di appendere le scarpe al chiodo dopo aver traghettato il Lumezzane dall’Eccellenza alla serie D e diventandone – da adesso in poi – il Direttore Sportivo.

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Caracciolo , il gol ad Upton Park

Quasi seicento gare da professionisti, terzo marcatore all-time della serie B con 132 gol tutti segnati con la maglia del Brescia e tante altre maglie indossate: Perugia, Sampdoria, Genoa, Novara, Feralpisalò, Novara e… Palermo.

In rosanero Caracciolo ha disputato due stagioni complessivamente non certo indimenticabili, schiacciato sotto il peso di dover sostituire Luca Toni il primo anno, e Amauri (infortunatosi gravemente al ginocchio a Siena), dal mese di gennaio dell’anno successivo. Nove gol nel corso del primo campionato, cinque il secondo. Di certo non il rendimento sperato dalla dirigenza rosanero.

Il nome di Andrea Caracciolo resterà comunque legato ad una pagina memorabile della storia del Palermo. Fontana in porta, Cassani, Zaccardo, Barzagli e Marco Pisano la linea difensiva; in mezzo al campo Parravicini e la “statua” Bresciano; Di Michele e Diana a dar fastidio sulle due fasce con Simplicio a supportare proprio l’airone. Questa la squadra che una sera di settembre, nel preliminare di Coppa Uefa 2006-2007, ha espugnato l’Upton Park, la casa degli inglesi del West Ham, proprio con un gol di Caraccciolo servito alla perfezione da Aimo Diana (attuale allenatore della Reggiana, potenziale avversario proprio del Palermo nel caso i rosa raggiungessero la fase nazionale dei play-off).

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