Beppe Sannino a cuore aperto nell’intervista realizzata da Salvatore Geraci per l’edizione palermitana de “La Repubblica”. Il tecnico campano è un doppio ex di Palermo e Triestina, avendo allenato in entrambe le piazze. Amarcord ed un occhio ai playoff nelle sue parole.
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Sannino non è stato fortunato nella sua esperienza in rosanero, un’esperienza maturata in due riprese. La prima durata appena tre giornate con due sconfitte ed un pari (“Neppure il tempo di arrivare che ero già fuori. Quando si prende un allenatore bisognerebbe dargli carta bianca”) e la seconda sul finire della stagione dopo che Gasperini (anch’egli in due riprese) e Malesani non seppero risollevare le sorti di un Palermo che sarebbe poi retrocesso. “Quando tornai – ha continuato l’allenatore ex Siena – vincemmo partite importanti contro Roma, Inter e Sampdoria. Poi l’errore di Sorrentino nel pareggio contro il Bologna ci tagliò le gambe.”
Sulla panchina dell’attuale Palermo siede un suo amico, Silvio Baldini, un allenatore di cui Sannino riesce a tracciare in poche parole anche un profilo dal punto di vista umano (“un integralista più di me, la moralità prima di tutto e non abbassa mai la testa”). L’intervista, infine, strizza l’occhio al prossimo appuntamento rosanero, con il tecnico campano che – nonostante gli elogi per la Triestina – sottolinea quanto importante possa essere l’effetto “Barbera” in un percorso ad ostacoli come quello dei playoff.
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